In merito alle recenti dichiarazioni di alcuni esponenti politici rispetto alle osservazioni formulate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nell’ambito della Valutazione di Impatto Sanitario per il rilascio della nuova AIA dello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto,
il Ministero delle Imprese e del Made in Italy desidera precisare quanto segue."Giova evidenziare che l’ISS non ha mai “bocciato” la VIS presentata dal gestore, ma si è bensì limitato a richiedere integrazioni, successivamente presentate, grazie alle quali il parere finale ha concluso per l’accettabilità del rischio", si legge in una nota nella quale si specifica che "è inoltre del tutto erroneo affermare che ad effettuare la valutazione del danno sanitario sarebbe stato il gestore anziché un ente pubblico: il gestore ha presentato lo Studio di Incidenza Sanitaria, come previsto dalla legge, mentre la Valutazione è stata svolta dall’ISS, che si ricorda essere un soggetto pubblico, titolato a compierla".
In ogni caso,
tali pareri "sono stati espressi, com’è noto, con riferimento a scenari relativi a un ciclo integrale a carbone, che risultano ormai superati dai fatti. Come emerso chiaramente nel corso dell’incontro di ieri al Mimit alla presenza di tutte le amministrazioni nazionali e locali della Puglia per la definizione dell’Accordo di Programma interistituzionale, le interlocuzioni tra gli enti si stanno concentrando su due ipotesi operative entrambe orientate alla piena decarbonizzazione del sito di Taranto. Tali scenari prevedono il passaggio a forni elettrici a impatto zero, secondo cronoprogrammi significativamente più ambiziosi rispetto a quelli originari".
Proprio al fine di consentire un adeguato approfondimento di questi due scenari e garantire il recepimento dell’Accordo di Programma interistituzionale nell’ambito del rinnovo dell’AIA dello stabilimento ex Ilva di Taranto, le amministrazioni coinvolte hanno richiesto il rinvio della conferenza dei servizi che il
Mase, d’intesa con il Mimit, ha posticipato a giovedì 17 luglio.Il Mimit "
considera fuorvianti e strumentali le ricostruzioni delle ultime ore, basate su presupposti errati e superati, volte solo a ostacolare un percorso condiviso e responsabile, che punta a guidare la riconversione sostenibile dello stabilimento industriale di Taranto verso la completa decarbonizzazione del sito".