dl fiscale, torna il ravvedimento speciale per il concordato biennale

Pubblicato il 04/07/2025
Ultima modifica il 04/07/2025 alle ore 07:58
Teleborsa
Torna in campo l'istituto del "ravvedimento speciale" per chi aderisce al concordato preventivo biennale 2025-2026. E' quanto prevede un emendamento al dl fiscale in discussione alla Camera, firmato dal presidente della Commissione Finanze Marco Osnato.

I soggetti ISA che aderiscono al concordato preventivo biennale, per gli anni d'imposta 2025 e 2026, - recita il testo - "possono adottare il regime di ravvedimento di cui al presente articolo, versando l'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, nonché dell'imposta regionale sulle attività produttive".

La reintroduzione del ravvedimento era stata raccomandata dalla Commissione, in vista del decreto correttivo sul concordato, ma non era stata approvata dal governo nella formulazione votata a inizio giugno.

L'altra novità approvata con un emendamento a prima firma Giulio Centemero, riguarda i lavoratori impatriati, cioè gli stranieri facoltosi che prendono la residenza fiscale in Italia. Il provvedimento prevede la proroga per tre anni del regime agevolato, con un'Irpef dimezzata e un forfait sui redditi esteri, a fronte di un impegno a investire 100mila euro in società quotate, o nei PIR, BTP, start-up innovative ed altre donazioni. I beneficiari dovranno mantenere la residenza in Italia per almeno quattro anni.