La
Commissione europea Pnrr e
Céline Gauer, Direttrice generale Task Force per le riforme e gli
investimenti PNRR della Commissione europea, hanno visitato questa mattina il
Centro idrico Eur di ACEA. Erano presenti il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR
Tommaso Foti, l’assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale
Ornella Segnalini, il presidente e l’ad di Acea Acqua
Tommaso Sabato e
Enrico Pezzoli, il presidente e il direttore generale di ACEA ATO 2
Claudio Cosentino e
Marco Salis e una delegazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Gli alti funzionari della Commissione europea sono impegnati in una visita ufficiale a Roma, nell'ambito delle attività periodiche di monitoraggio, per fare il punto sullo stato di avanzamento degli obiettivi del Pnrr. Il Centro Idrico Eur è interessato da un
progetto di miglioramento infrastrutturale finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Opera unica in Europa, interamente realizzata in acciaio autopassivante, gestisce i consumi idrici di circa 400mila cittadini.
L’intervento, di
circa 4 milioni di euro, prevede la realizzazione di una condotta (DN1000) di circa 100 metri ed avrà un duplice beneficio: da una parte consentirà di soddisfare i fabbisogni dell’intera zona servita senza utilizzare il gruppo di pompaggio, dall’altra di risparmiare 60mila kWh l’anno.
ACEA ATO 2, tra i vari progetti finanziati con fondi Pnrr, ne sta realizzando uno dal valore complessivo di 99,9 milioni di euro, di cui 50 milioni da risorse europee, per il miglioramento di infrastrutture e impianti idrici nelle zone di Roma, Fiumicino e alcuni comuni dei Castelli Romani. Da questi interventi a trarne beneficio saranno circa un milione di abitanti. L’obiettivo del progetto è quello di
distrettualizzare 2.800 km di rete, entro il prossimo 31 dicembre 2025: ad oggi sono stati realizzati 56 PRS (Pressure Regulating System) e rinnovati 94 km di infrastrutture idriche di distribuzione (su 120 km totali previsti). Grazie a queste importanti azioni infrastrutturali è stato già possibile ridurre il volume di perdita complessivamente di circa 46 milioni metri cubi d’acqua e risparmiare oltre 14 GW di energia elettrica.