BCE: allarme crescita, si ragiona su piano B

Pubblicato il 03/07/2025
Ultima modifica il 03/07/2025 alle ore 09:29
Teleborsa
La Bce pensa a un piano B qualora il negoziato sui dazi dovesse trasformarsi in un buco nell'acqua e Trump rimetta sul tavolo dazi da capogiro per l'Unione europea. "Se la ripresa viene ritardata, e lo è stata diverse volte, e l'attività economica è al di sotto del potenziale, è razionale dare un supporto" alla crescita perché l'inflazione scenderebbe sotto l'obiettivo del 2%, dice il governatore belga Pierre Wunsch considerato a metà strada fra i 'neutrali' e i 'falchi'.

L'idea circola, al momento sottotraccia, al meeting dei banchieri centrali che la Bce tiene ogni anno a Sintra, vicino Lisbona. Per ora, la linea ufficiale è chiara: si decide in modalità "wait and see", sulla base dei dati più recenti, niente impegni vista l'incertezza alle stelle. Tassi fermi a luglio, mani libere a settembre come ha ribadito la presidente Christine Lagarde, pur senza nascondere che i rischi sono al ribasso.

Inutile dire che però pesa l'incertezza sulle trattative con Trump che rischiano seriamente uno stallo che alimenta l'ipotesi di un piano B. Strada tutta da verificare, perché - come ha avvertito proprio a Sintra il responsabile del Dipartimento europeo del Fmi Alfred Kammer - i rischi per l'inflazione sono sia al rialzo che al ribasso.