Banca Akros ha incrementato a
15,00 euro per azione (dai precedenti 12,00 euro) il
target price su
ICOP, società di ingegneria del sottosuolo quotata su Euronext Growth Milan e tra i principali operatori europei in ambito microtunneling e fondazioni speciali, confermando la
raccomandazione sul titolo a "
Buy" visto l'upside potenziale del 20%.
La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che ieri ICOP
ha annunciato un accordo vincolante per l'acquisto di una quota del 61,89% di
Palingeo da FLS. A seguito dell'operazione, ICOP lancerà un'offerta pubblica di acquisto
(OPA) obbligatoria sulle restanti azioni di Palingeo con l'obiettivo di ottenere il delisting della società.
Da un
punto di vista strategico, Banca Akros apprezza la
logica dell'operazione: prevede che Palingeo si concentrerà su opere di fondazione meno complesse (come micropali e consolidamento del terreno) già presenti nel portafoglio ordini della nuova entità, grazie alla sua struttura aziendale più snella. D'altro canto, ICOP avrà una capacità ingegneristica aggiuntiva per microtunnel e progetti più complessi/meglio remunerati. Inoltre, prevede che Palingeo trarrà vantaggio dalla presenza internazionale di ICOP per espandere le sue attività al di fuori dell'Italia.
Da un
punto di vista finanziario, il broker prevede che l'acquisizione di Palingeo porterà a
sinergie accrescitive in termini di EPS con un tasso di crescita a una cifra elevata. Ha incluso nelle stime il consolidamento del 100% di Palingeo a partire dal quarto trimestre del 2025, ipotizzando un costo del debito aggiuntivo del 5,5% (circa 31 milioni di euro), un tasso di crescita prudente del valore della produzione del 2% per Palingeo e un margine EBITDA stabile a circa il 22%. Inoltre, ha ipotizzato un tasso di cambio EUR/USD medio più realistico di 1,12 nel 2025, che incide del 3,5% sulle precedenti stime per AGH.
Di conseguenza, Banca Akros ha
aumentato la stima sull'utile per azione (EPS) del 2026 di circa l'8%, grazie a un incremento dell'utile netto di circa il 14%, a una diluizione degli azionisti esistenti di circa il 6% e a un impatto negativo del tasso di cambio di circa l'1%.