Tra il 2023 e il 2024 l'indice di costo della gestione dei rifiuti mostra una crescita dell'1,9% che è il risultato degli aumenti del prezzo degli acquisti di beni e servizi (+2,0%), delle spese del personale (+2,0%) e del costo d'uso del capitale (+0,5%). Lo rende noto
l'Istat nella
nota informativa sull'Indice dei costi di gestione dei rifiuti.Rispetto ai due sotto-settori economici che compongono l'indice totale, la
variazione di +1,9% dei costi nel 2024 è dovuta al +1,7% del settore delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e al +2,3% di quello del recupero dei materiali.
Gli
indici dei costi di gestione dei rifiuti – spiega l'Istat – si riferiscono alle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e al recupero dei materiali (divisione 38 dell'Ateco 2007). Sono calcolati con la formulazione di Laspeyres e sistema di ponderazione fisso, riferito all'anno 2015. Tali indici misurano l'andamento nel tempo dei costi di produzione delle attività di gestione dei rifiuti, con riferimento all'acquisto di beni e servizi, al costo del personale dipendente e al costo d'uso del capitale.