Wall Street avvia gli scambi poco mossa dopo il forte calo di ieri, sulla scia della
costosa riforma fiscale annunciata da Trump e della conseguente
impennata dei rendimenti dei Treasury. Ansie che non si sono esaurite e che ancora assillano i mercati, quanto mai preoccupati per la
crescita del debito USA, dopo che Moody's ha tolto la Tripla A.
Trump ha definito la sua legge fiscale, votata dal Congresso, "una grande e bellissima legge", ma costerà 3.800 miliardi di dollari in più ai già enormi 36.200 miliardi di dollari di debito USA.
Per tutta risposta i
rendimenti dei Treasury a più lunga scadenza hanno toccato ieri
nuovi massimi (5,15%) e si confermano oggi elevati al 5,116%, mentre il benchmark decennale oggi è salito al 4,599%.
Sul
frorte macro, il dato sull'
indice CFNAI di Chicago ha segnalato un
indebolimento a -0,25 punti. Le
richieste settimanali di sussidio, invece, sono scese di duemila unità
a 227.000, risutando anche
inferiori al consensus (230.000). A New York non si registra una variazione significativa sul
Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 41.875 punti; l'
S&P-500 continua la seduta a 5.854 punti, sui livelli della vigilia (+0,17%). Leggermente positivo il
Nasdaq 100 (+0,65%); sulla stessa linea, in frazionale progresso l'
S&P 100 (+0,43%).