La Consob sospende l’
OPS di
Unicredit su
BPM e concede all’istituto di piazza Gae Aulenti 30 giorni di tempo in più per trattare con il governo sui paletti messi dal
Golden power alla scalata alla banca di Piazza Meda. La decisione della Consob scatena l’ira di BPM che si dice pronta ad adottare ”ogni iniziativa a tutela della banca e dei suoi azionisti” per contrastare “un provvedimento abnorme di assoluta gravità”.
Il provvedimento, si legge nella delibera, potrà essere impugnato dinanzi al
Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro 60 giorni dalla comunicazione o, per i soggetti non destinatari della stessa, dalla data di pubblicazione nel Bollettino.
Nella delibera dell'Authority si legge che, a fronte della "situazione di incertezza creatasi in relazione agli eventuali esiti" dell'istanza di autotutela "si rende necessario disporre la sospensione dell'offerta per il tempo massimo consentito dal Testo unico della finanza, ossia
30 giorni di calendario", tenuto conto anche che "la
situazione di incertezza non consente, allo stato, ai destinatari, di pervenire a un fondato giudizio sull'offerta". Inoltre ha considerato "l'esigenza di integrare e
aggiornare le informazioni contenute nel documento di offerta e/o nel prospetto, mediante la pubblicazione di un supplemento che tenga conto, tra l'altro, degli eventuali esiti del complessivo iter procedimentale".
Unicredit ha presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una "istanza di autotutela" con cui "senza fare acquiescenza al provvedimento" del
golden power "e riservandosi nelle more ogni opportuna forma di tutela dei propri diritti e interessi, fa istanza affinché il procedimento sia riaperto". La richiesta di riapertura del procedimento, citata nella delibera Consob, è stata fatta da Unicredit in primo luogo "al fine di poter motivare sulle informazioni e sui dati forniti da UniCredit, che non risultano valutati in sede di elaborazione delle prescrizioni e che quindi non sono menzionati nel provvedimento", in secondo luogo "affinché siano chiariti i contenuti delle prescrizioni che rimangono ambigue" ed infine "affinché possa essere configurato un dispositivo compatibile, dal punto di vista dei tempi, con le caratteristiche e il regime proprio dell'OPS, regime che sostanzia l'operazione di acquisizione in discussione". Inoltre Unicredit ha fatto istanza ai sensi del Dpcm sul golden power "affinché l'Amministrazione competente per il monitoraggio possa verificare l'esistenza delle ragioni che rendono impossibile l'adempimento delle prescrizioni".
Banco BPM, ogni iniziativa contro provvedimento Consob Banco BPM "ha appreso che la Consob nella giornata di ieri ha sospeso, per un periodo di 30 giorni, l'offerta pubblica di scambio promossa da UniCredit sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM". Lo sottolinea l'istituto in una nota in cui evidenzia come ritenga "l'avvenuta sospensione dell'OPS di particolare gravità".
Ad avviso della Banca "si tratta di un
provvedimento abnorme e in contrasto con la prassi dell'Autorità medesima che non tiene in alcun conto degli interessi della Banca, del mercato e degli azionisti di BPM. Conseguentemente, la Banca adotterà
ogni opportuna iniziativa presso le sedi competenti", si legge nella nota.
Secondo Banco BPM, la sospensione dell'OPS "è di particolare gravità" in quanto "ai sensi di legge, essa deve essere disposta solo in caso di 'fatti nuovi o non resi noti in precedenza tali da non consentire ai destinatari di pervenire ad un fondato giudizio sull'offerta' mentre l'eventualità che il Decreto Golden Power potesse contenere delle prescrizioni era contemplata dall'offerente sin dall'annuncio dell'OPS, tant'è che costituiva una delle condizioni di efficacia della stessa". Inoltre, secondo il Banco non possono "costituire un fatto nuovo - tale da legittimare una sospensione dell'OPS - le iniziative, peraltro mai comunicate finora al mercato, che unilateralmente UniCredit ha ritenuto di avviare nei confronti della Presidenza del Consiglio". Banco BPM rileva anche come dalla delibera Consob "si apprende che UniCredit ha comunicato all'amministrazione competente per il monitoraggio l'impossibilità di adempiere alle prescrizioni del Decreto Golden Power" e "tale circostanza - anch'essa
mai resa nota da UniCredit al mercato - dovrebbe di per sé determinare la decadenza dell'Ops". Infine, "la durata complessiva dell'Ops già risultava - considerato peraltro che il periodo di adesione era stato fissato nel massimo possibile previsto dalla legge - significativamente più lunga rispetto a operazioni comparabili e l'estensione di 30 giorni
aggrava ulteriormente la limitazione operativa e strategica in cui si trova la Banca per effetto della passivity rule sin dal mese di novembre, a danno di tutti i propri stakeholder".