"Abbiamo capito che il mercato EGM andava potenziato. Abbiamo capito che la spina dorsale del nostro paese non è identica a quella della Francia. È una spina dorsale fatta di piccole e medie imprese e allora abbiamo
cominciato a pensare strumenti che fossero tagliati per le piccole e medie imprese, perché l'errore che forse per troppi anni è stato fatto è copiare strumenti che esistevano da altre parti, in altri ordinamenti, per altri soggetti". Lo ha affermato
Federico Freni, Sottosegretario di Stato per l'Economia e le Finanze, all'evento AssoNext alla Camera dei Deputati.
"Abbiamo preso coscienza che il mercato funziona ma è poco liquido - ha raccontato - E allora, grazie allo straordinario lavoro di Borsa Italiana e grazie al contributo di operatori e politica, abbiamo messo a punto il cosiddetto
fondo di fondi, attivo dal mese di giugno e che porterà a poter contribuire direttamente sulla liquidità delle PMI quotate. Ora forse dobbiamo concentrarci sulla ricerca sulle PMI. Arriverà un istituto per la ricerca sulle PMI, che consentirà anche di individuare i target e portarli a quotazione".
"Poi abbiamo capito che forse il nostro tanto amato testo unico della finanza qualche cambiamento lo necessitava - ha detto Freni - Ci siamo rimboccati le maniche, con tanti amici che hanno lavorato per la commissione e
porteremo i decreti in consigli dei ministri nel mese di giugno, certamente la prima parte, e poi nel mese di settembre la seconda parte, per poi costruire un unico decreto legislativo entro fine anno".
"L'errore che si può fare in questo settore, soprattutto in questo momento storico un metodo storico dove la geopolitica è in mutamento, è quello di pensare di aver fatto qualcosa che sia definitivamente risolutivo - ha sostenuto - Vogliamo
passare dal testo unico della finanza a un codice strutturato dei mercati finanziari, che entrerà in vigore nel prossimo anno".
"Se non vogliamo far estinguere i nostri mercati, dobbiamo cambiare l'approccio agli investimenti,
far svegliare soprattutto i fondi pensione e la colpa è anche nostra, che non abbiamo messo mano al regolamento degli investimenti - ha detto Freni - Il messaggio di quest'anno è di tenersi pronti a cambiare, siamo su un ottovolante da cui non vogliamo e non possiamo scendere. I mercati vanno oltre la politica e quindi l'auspicio è di stringere le cinture, andare avanti ed essere consapevoli che l'anno prossimo potremmo commentare il nuovo codice dei mercati finanziari".