Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, in una giornata ricca di risultati trimestrali. Gli investitori si muovono cauti ancora in
attesa di maggiori dettagli sull'accordo raggiunto tra USA e Cina sul fronte della guerra commerciale. Sullo sfondo restano le
tensioni geopolitiche: si guarda, infatti, anche alle
trattative per la pace in Ucraina, ma il presidente russo, Vladimir Putin e quello americano, Donald Trump, non presenzieranno al vertice in Turchia.
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,121. Scambia in retromarcia l'
oro, che scivola a 3.141,3 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 3,28%, scendendo fino a 61,08 dollari per barile.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread, attestandosi a +98 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,63%.
Tra i listini europei discesa modesta per
Francoforte, che cede un piccolo -0,39%, pensosa
Londra, con un calo frazionale dello 0,48%, e tentenna
Parigi, con un modesto ribasso dello 0,41%. Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,34% sul
FTSE MIB, troncando così la scia rialzista sostenuta da cinque guadagni consecutivi, iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, cede alle vendite il
FTSE Italia All-Share, che retrocede a 42.611 punti.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, exploit di
Leonardo, che mostra un rialzo del 3,83%.
Buoni spunti su
Hera, che mostra un ampio vantaggio dell'1,74%, all'indomani dei conti del primo trimestre.
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Iveco, che continua la seduta con -4,28%, nel giorno in cui ha alzato il velo sulla trimestrale e annunciato di andare avanti con lo spin-off della divisione Defence.
Con il petrolio giù, salo deciso per
Tenaris, che segna un -2,31%. Sotto pressione
Saipem, con un forte ribasso dell'1,53%.
Giornata fiacca per
Unicredit, che segna un calo dell'1,37%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Juventus (+5,35%),
Moltiply Group (+5,00%),
Newlat Food (+2,38%) e
Fincantieri (+1,29%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Ferragamo, che continua la seduta con -6,45%.