Ambiente, Pichetto: "Da decisioni su altoforno possibili ricadute su Ex Ilva"

La risposta del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica interrogazione del senatore Francesco Boccia (Pd) sulle autorizzazioni ambientali agli impianti siderurgici Ex Ilva
Pubblicato il 15/05/2025
Ultima modifica il 15/05/2025 alle ore 18:08
Teleborsa
"L'impegno profuso da questo Governo per salvaguardare la produzione dello stabilimento di Taranto ed i livelli occupazionali sono di tutta evidenza, a partire dal rafforzamento patrimoniale della gestione dell'impianto siderurgico, nella consapevolezza che senza siderurgia non c'è prospettiva di sviluppo per il nostro Paese. Ed è necessario rammentare alcuni passaggi rilevanti che hanno caratterizzato l'azione del Governo con il finanziamento disposto da Invitalia ad Acciaierie d'Italia nel 2023 per 680 milioni e con l'attivazione dell'amministrazione straordinaria dello scorso 20 febbraio 2024, e poi estesa anche alla holding. Ed è fondamentale ribadire quanto il Governo condivida pienamente il principio per cui la salvaguardia della produzione dello stabilimento di Taranto deve andare di pari passo con le azioni da intraprendere per la tutela dell'ambiente e del territorio, nonché della salute dei cittadini, oltre che il mantenimento dei livelli occupazionali". È quanto ha affermato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rispondendo al question time al Senato ad una interrogazione del senatore Francesco Boccia (Pd) sulle autorizzazioni ambientali agli impianti siderurgici Ex Ilva.

"Si è avviato il procedimento di rinnovo dell'AIA, – ha proseguito Pichetto Fratin – prima che si concludessero tutte le procedure di vendita degli asset, e quindi per mettere in condizioni i futuri proprietari di esercire l'impianto con le migliori garanzie di sostenibilità ambientale. Con specifico riferimento ai quesiti posti dall'Interrogante, vado per punti. Prescrizioni AIA: si rappresenta che il relativo procedimento di riesame è attualmente in corso. Pertanto, le risposte ai quesiti formulati per gli specifici aspetti richiesti in materia ambientale, potranno essere fornite successivamente alla emanazione del provvedimento di AIA. Per quanto riguarda il rinnovo dell'autorizzazione con possibili impegni, è necessario precisare che le AIA hanno come obiettivo il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali connesse all'esercizio delle installazioni. Con riferimento, infine, alle ultime due richieste, preme precisare che: Presidente, mi scusi se prenderò qualche secondo in più rispetto a quanto consentito. Per quanto di competenza del Ministero che rappresento, a seguito dell'incidente, in conformità a quanto previsto nella fattispecie, dall'articolo 29-undecies, comma 2, del D.lgs. 152/2006, l'Autorità di controllo sta effettuando le verifiche di competenza ad esito delle quali potranno essere adottate eventuali azioni necessarie, al fine di limitare le conseguenze ambientali e prevenire il ripetersi di eventi analoghi".

"Inoltre, – ha aggiunto Pichetto Fratin – da quanto appreso dal MIMIT, appare che a seguito dell'incidente del 7 maggio la procura di Taranto ha sequestrato l'altoforno 1. La società ha quindi formulato più istanze con la richiesta di alcuni interventi finalizzati a consentire 'la rimessa in marcia dell'altoforno compatibilmente con le esigenze di sicurezza e probatorie' per salvaguardare l'integrità dell'altoforno e la capacità produttiva dell'impianto. Dal canto suo la procura, sentita l'ARPA Puglia, ha accolto solo in parte queste istanze che di conseguenza non sono state ritenute sufficienti dalla società per garantire la messa in sicurezza e la riattivazione dell'impianto.
Il Governo ha pertanto preso atto che da queste decisioni potrebbero esserci delle ricadute non solo occupazionali ma anche e soprattutto economiche in virtù del fatto che gli interessati potrebbero rivedere le loro posizioni e quindi anche l'offerta di acquisto dell'intero impianto ILVA".