DDL Semplificazione, si interviene anche sulla scuola: Anief analizza il testo

Pubblicato il 15/05/2025
Ultima modifica il 15/05/2025 alle ore 20:31
Teleborsa
Il Senato ha approvato l’8 maggio scorso il disegno di legge sulla semplificazione normativa "Misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie" che interviene anche in materia di Istruzione.

All’articolo 15 è prevista la delega al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto delle disposizioni legislative in materia di istruzione. Il provvedimento prevede la redazione di uno o più testi unici della normativa primaria relativa alle materie di competenza del Ministero dell'istruzione e del merito, il riordino della normativa in materia di personale scolastico, il riassetto degli adempimenti amministrativi delle scuole.

Si prevede inoltre il riordino e riassetto degli organi consultivi del Ministero dell'istruzione e del merito e la revisione - fermo restando il principio dell'autonomia scolastica - della disciplina degli organi collegiali della scuola, in modo da definirne competenze e responsabilità, eliminando duplicazioni e sovrapposizione di funzioni, nonché ridefinendone il rapporto con il ruolo, le competenze e le responsabilità dei dirigenti scolastici.

Anief vigilerà perché la riforma degli organi collegiali non ne comprometta il carattere democratico e affinché le parti sociali siano coinvolte in tutti i procedimenti di revisione. Certamente occorrerebbe per l’Istruzione prevedere una semplificazione in relazione ai processi di reclutamento ma non solo. La semplificazione per l’Istruzione non può prescindere da: assunzione di tutti gli idonei dei concorsi includendo anche quelli relativi a concorsi svolti prima e durante il 2020; reintroduzione del doppio canale di reclutamento; semplificazione lavoro delle segreterie e delle procedure di pagamento degli stupendi dei supplenti brevi e saltuari; sburocratizzazione del lavoro dei docenti.