Mediobanca, utile netto 9 mesi a 993 milioni. Nagel: "crescita malgrado le incertezze'

Pubblicato il 09/05/2025
Ultima modifica il 09/05/2025 alle ore 07:51
Teleborsa
Il gruppo Mediobanca chiude i primi 9 mesi dell'esercizio 2024-2025 con un utile netto di 993 milioni di euro, in crescita del 5,2% rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente. I ricavi di Gruppo si sono attestati a 2,768 miliardi (+5%), con "apprezzabile crescita di tutti i business": WM +5% (a 727 milioni di euro), CIB +26% (a 677 mln), CF +7%2 (a 954 mln), INS stabile (349 mln).

Il Cet1 si è posizionato al 15,6%, dopo benefici per Balisea IV pari a 55 bps.

I risultati, si legge in una nota, "poggiano su un solido terzo trimestre" che chiude con utile netto di 333,5 milioni (+1,2% t/t, -0,4% a/a) e ricavi di 920 milioni.

La banca distribuirà un acconto sul dividendo di 0,56 euro per azione con stacco il 19 maggio e saldo a novembre.

Il margine di interesse si conferma sui livelli dello scorso anno (1.476 milioni contro 1.492,4 milioni) con un contributo trimestrale in lieve crescita (497,1 milioni contro 493,9 milioni).

Le rettifiche su crediti si riducono da 195,7 a 186,1 milioni (-4,9% a/a) con un contributo del trimestre di 52,7 milioni la cui riduzione è riconducibile all’implementazione del nuovo modello IFRS9 PD Corporate ai fini del calcolo dell’impairment con un rilascio di fondi nell’ordine di 11,3 milioni (di cui 10,8 Corporate e 0,5 Factoring).

Confermate linee guida esercizio 24/25
Il gruppo Mediobanca "sulla scorta dei risultati finora ottenuti e del potenziale insito nel modello di business" conferma, per la chiusura dell'esercizio corrente: una raccolta netta di 9-10 miliardi; ricavi in crescita, con commissioni in aumento low double digit e margine di interesse resiliente (nonostante l'attesa discesa dei tassi di interesse) per la forza del Consumer Finance (Compass), in grado di assorbire la riduzione dei rendimenti degli altri attivi; rapporto costi/ricavi e costo del rischio sotto controllo; crescita dell' utile per azione nel range atteso del 6/8%; una remunerazione degli azionisti che vedrà il completamento del piano di buyback in corso (385 milioni già attuato per il 71%), un cash-pay out del 70% (acconto di dividendo a maggio 2025 e saldo a novembre 2025) e ulteriori decisioni sui buyback che verranno comunicate entro la fine dell'esercizio.

Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca, ha dichiarato: “Mediobanca ha confermato nei nove mesi, malgrado le incertezze dello scenario, la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del Piano 23-26. Tutte le piattaforme distributive fisiche e digitali sono state potenziate, attraendo i migliori talenti; l’offerta di servizi è stata ampliata e riposizionata sempre più sul modello Private Investment Banking, con un ottimo riconoscimento da parte dei clienti e dei consulenti. L’aggregazione tra Banca Generali e Mediobanca, che abbiamo annunciato lo scorso 28 Aprile e che porteremo per approvazione da parte degli azionisti
nell’assemblea del 16 Giugno, completa il percorso di trasformazione del gruppo Mediobanca in player diversificato, focalizzato su business ad elevata crescita e basso assorbimento di capitale, eccellente per creazione di valore per gli stakeholder. Con oltre il 50% dei ricavi nel Wealth Managemente ed oltre 210 miliardi di masse della clientela, MB diventerà un leader del Wealth Management, punto di riferimento nel panorama finanziario italiano ed europeo”.