Dai banchi di scuola alle aule universitarie, passando per laboratori, incontri con esperti e sessioni di coding: è questo il percorso compiuto da centinaia di ragazze coinvolte nella
terza edizione di G4GRETA – Girls for Green Technology Applications, il programma formativo promosso da
Sapienza Università di Roma, Regione Lazio, EY e EY Foundation, con l’obiettivo di avvicinare le studentesse delle scuole superiori alle
discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) attraverso un approccio inclusivo e sostenibile.
L’iniziativa ha coinvolto circa
600 studentesse di Roma e del Lazio e culminerà il 23 maggio, dalle ore 14 alle 18, presso l’Orto Botanico di Roma, dove si terrà un contest finale in cui i team presenteranno i prototipi delle app greenda loro ideate. Le applicazioni, sviluppate sulla base degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, saranno valutate da una giuria tecnica composta da realtà di spicco del settore tecnologico e dell’innovazione come Lazio Innova, IBM, Fondazione Mondo Digitale, Fondazione Bracco, Mindsharing.tech e Generazione STEM.
Oltre ai premi ufficiali per i tre team vincitori, sarà assegnato anche uno Speciale Premio della Stampa, che verrà conferito da giornalisti, comunicatori ed esperti di innovazione per valorizzare l’impatto comunicativo e il messaggio virtuoso delle app presentate.
Cos’è G4GRETA: un programma formativo per le informatiche del futuro
Il progetto G4GRETA nasce per affrontare un problema strutturale ancora fortemente presente in Italia: la sottorappresentanza femminile nei percorsi accademici e lavorativi legati all’informatica e alle tecnologie digitali. Secondo i dati raccolti dalla
Prof.ssa Paola Velardi, docente di Informatica presso la Sapienza Università di Roma e ideatrice del progetto, nel corso triennale di Informatica di I livello per l’anno accademico 2024/2025, su 535 immatricolazioni,
452 sono maschi (84,5%) e solo 83 femmine (15,5%). Un dato basso, ma in crescita: nel 2018, le studentesse iscritte erano solo 36 su 423 totali (8,5%), segno che una lenta evoluzione culturale è in atto. In termini percentuali, si tratta di un aumento della presenza femminile pari a +82,35%.
"L’Italia è un paese in forte ritardo sul digitale proprio perché le ragazze non si iscrivono ai corsi d’informatica", afferma Paola Velardi. "
Soltanto il 10-15% delle ragazze ha oggi competenze informatiche. Un dato che rallenta lo sviluppo economico del nostro Paese ed è un problema anche per le donne, perché in questo modo non riescono ad accedere a posizioni ben pagate e molto ricercate nel mercato del lavoro, in particolare in questo periodo dominato dalle tecnologie e dall’AI". Anche le aziende partner del progetto confermano la centralità del tema.
"Le donne nelle discipline STEM rappresentano un potenziale inespresso che, se sfruttato, potrebbe contribuire a colmare il fabbisogno di competenze digitali e tecnologiche del nostro Paese – commenta
Sharon Di Nepi, partner del Technology Consulting e Digital Engineering Italy Leader di EY – Partecipare al progetto è per noi motivo di grande orgoglio perché ci consente di prendere parte al cambiamento culturale necessario per avvicinare le donne alle materie STEM. Perché se è vero che sul totale degli studenti in Italia nel 2023 il 60% a laurearsi sono state donne, di queste
meno del 20% si sono laureate in ingegneria. In quest’ottica, il supporto di EY Advisory a G4GRETA si inserisce in un più complessivo impegno dell’azienda per l’empowerment femminile, per diffondere una nuova consapevolezza delle potenzialità delle donne nelle materie ICT e aiutare a formare una nuova generazione di leader".
Tecnologia inclusiva e sostenibile: con G4GRETA più donne nell’informatica per costruire un futuro circolare
La formazione delle giovani donne si pone come un’urgenza del Paese per incentivare l’occupazione femminile e ridurre il divario di genere nei settori tecnologici, soprattutto in quelli appena emersi grazie all’avvento dell’intelligenza artificiale. Come spiegato dal Fondo Monetario Internazionale nel paper "
Gen-AI: Artificial Intelligence and the Future of Work" il 40% dell’occupazione globale è esposta all’intelligenza artificiale, con il rischio che queste nuove tecnologie amplifichino le disuguaglianze. È una proiezione verosimile se si considera che le donne non sono solo sottorappresentate nel mercato del lavoro in generale, ma in particolare nell’area STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics): sebbene costituiscano il 55% degli studenti immatricolati in università italiane, l’accesso ai corsi di laurea in questo campo è ancora una prerogativa prevalentemente maschile. Due terzi degli studenti sono uomini, così come oltre i tre quarti del personale docente (la quota maschile di professori e ricercatori arriva al 75% per informatica e all’80% per ingegneria industriale).
Programmi didattici arretrati e l’assenza di valide opportunità formative spesso contribuiscono a rallentare un cambio di passo sull’inclusione femminile, soprattutto in ambiti dove gli stereotipi di genere sono più forti. I feedback ottenuti dalle partecipanti delle precedenti edizioni di G4GRETA hanno dimostrato come per il 28% di loro il percorso formativo sia stato un’occasione per "mettersi alla prova con nuove materie" fuori dalle aule scolastiche. Mentre
il 60% delle ex partecipanti ha dichiarato che G4GRETA ha permesso loro di capire che "l’informatica può essere utilizzata per qualcosa di più vicino ai loro interessi", ampliando la loro consapevolezza sugli utilizzi e le opportunità che può offrire.
Inoltre, sebbene la programmazione delle app e la presentazione dei progetti alla giuria abbiano causato nelle precedenti edizioni un certo stress alle studentesse, durante il percorso formativo è emerso quanto le parole "gruppo", "squadra" e "organizzazione" abbiano grande rilevanza per le più giovani. Allo stesso modo, tutte le ragazze hanno percepito le loro abilità migliorate sugli argomenti trattati da G4GRETA. Tra questi, il design thinking è stata l'attività più apprezzata poiché il laboratorio didattico era incentrato sull’immedesimazione e l'empatia con l’utente dell’applicazione, temi rilevanti per le nuove generazioni e su cui è importante un lavoro di sensibilizzazione, a scuola come nei luoghi di aggregazione.
Pari opportunità, ecologia e innovazione: con G4GRETA la sostenibilità a 360°Fin dalla prima edizione G4GRETA incrocia tre grandi tematiche: la transizione ecologica, la rivoluzione digitale e il gender empowerment. L'obiettivo del progetto è appassionare il maggior numero di ragazze all’uso delle tecnologie dell’ICT mostrando come queste tecnologie siano di grande supporto alla sostenibilità ambientale.
"È fondamentale continuare a sostenere e incoraggiare le studentesse che decidono di orientare il proprio futuro lavorativo nell’ambito delle discipline STEM. Questo non solo per colmare il gender gap ancora presente, ma anche per investire nei talenti di domani e incentivare così la crescita occupazionale nel Paese. In questo contesto,
risulta cruciale consentire alle giovani studentesse di consolidare, con costante impegno e determinazione, le competenze nelle aree STEM in modo da essere pronte per il mondo universitario, aiutandole a costruire il proprio futuro con fiducia e adeguate competenze", commenta
Tiziana dell’Orto, Segretario Generale, EY Foundation.Il 23 maggio la premiazione dei migliori progettiIl contest finale del 23 maggio rappresenta il coronamento di un percorso lungo mesi, e darà voce alla creatività, all’impegno e alla visione delle giovani protagoniste di G4GRETA. Le studentesse saranno chiamate a presentare e difendere le loro idee davanti a una giuria composta da enti, aziende, associazioni del territorio e giornalisti.
I tre team vincitori saranno premiati per aver sviluppato le app più innovative, sostenibili e inclusive.Un’iniziativa che non solo punta a ridurre il divario di genere, ma vuole anche formare una nuova generazione di professioniste consapevoli, capaci di contribuire attivamente all’innovazione e alla trasformazione del nostro Paese in ottica green, digitale e inclusiva.