Eletto Papa il Cardinale Robert Prevost che prende il nome di Leone XIV

Uniti nella pace, camminiamo insieme e costruiamo ponti con il dialogo. - ha detto il Pontefice nel suo primo discorso - Una pace disarmata e disarmante che proviene da Dio che ci ama tutti
Pubblicato il 08/05/2025
Ultima modifica il 08/05/2025 alle ore 19:25
Teleborsa
"Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam". Con queste parole il Cardinale protodiacono è Dominique Mamberti, prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica, ha pronunciato la tradizionale formula che annuncia l'elezione del nuovo Pontefice.

"Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robert Francis Prevost Sanctae Romanae Ecclesiae", ha proseguito il Cardinal Mamberti, svelando l'identità del nuovo Papa, che prenderà il nome di Leone XIV.

Statunitense, 69 anni, il Cardinal Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi, Arcivescovo-Vescovo emerito di Chicago, è stato promosso lo scorso 6 febbraio da Papa Bergoglio all'Ordine dei Vescovi, con il titolo della Chiesa Suburbicaria di Albano. Il Cardinal Prevost è stato anche missionario in Perù.

"La pace sia con tutti voi". Queste le prime parole di Papa Leone XIV. "Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon pastore che ha dato la vita per l'umanità".

"A tutti i popoli, a tutta la terra, la pace sia con voi", ha proseguito Papa Prevost, parlando di una "pace disarmata e disarmante", che "proviene da Dio, che ci ama tutti indistintamente".

Un ricordo anche per Papa Francesco: "Udiamo ancora nei nostri orecchi le deboli parole di Papa Francesco che benediva Roma, in quella mattina di Pasqua". "Consentitemi di dar seguito a quella benedizione" - ha detto Papa Leone - "Dio ci ama tutti".

"Mano nella mano con Dio andiamo avanti, siamo discepoli di Cristo, il mondo ha bisogno della sua luce, l'umanità ha bisogno di lui", ha detto Papa Leone, aggiungendo "aiutateci a costruire ponti, con il dialogo, per essere un solo popolo, sempre in pace".

"Sono un figlio di Sant'Agostino, agostiniano", ha proseguito il Pontefice, aggiungendo "possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato, alla Chiesa un saluto speciale. Dobbiamo cercare insieme di essere una Chiesa missionaria, costruire ponti con il dialogo".

"Vogliamo essere una Chiesa sinodale, una chiesa che cammina, una chiesa che cerca sempre di essere vicina a coloro che soffrono", ha detto Papa Leone ricordando che oggi è il giorno della supplica alla Madonna di Pompei e chiedendo a tutti i fedeli una preghiera per Maria che "sempre cammina con noi e ci aiuta con la sua intercessione".

La benedizione di rito Urbi et Orbi e l'indulgenza plenaria hanno chiuso questa serata di giubilo.