Fumata nera al termine della prima giornata di lavori del
Conclave per eleggere il 267° Papa. Dal noto comignolo il primo sbuffo di fumo è apparso alle ore 21, molto più tardi delle ore 19 indicate inizialmente dal Vaticano. In
Piazza San Pietro si erano già radunate più di 30mila fedeli in attesa del risultato della prima votazione.
La
prossima votazione è in programma per domani mattina. A partire da domani le fumate potranno essere due, come ha spiegato il direttore della Sala Stampa,
Matteo Bruni: dopo le 10:30 e dopo le 12 e nel pomeriggio intorno alle 17:30 e 19. Le fumate delle 10.30 e delle 17.30 però avranno luogo solo se queste saranno bianche.
Nel pomeriggio l'
Extra omnes pronunciato dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelli, aveva dato il via al Conclave. Da quel momento nella
Cappella Sistina sono rimasti solo i cardinali elettori, lo stesso maestro e l'ecclesiastico incaricato di tenere l'ultima meditazione prima delle votazioni, il cardinale
Raniero Cantalamessa. Una volta che sono usciti tutti, il maestro ha chiuso la porta d'accesso alla Cappella. Al termine della
meditazione, anche il maestro e il cardinale Cantalamessa hanno lasciatato la cappella Sistina e sono iniziate le operazioni di voto.
I cardinali, prima di cominciare i lavori del conclave, avevano giurato prima tutti insieme e poi singolarmente. Hanno giurato davanti a Dio di essere fedeli al loro compito in caso di elezione a Papa e hanno giurato anche sulla segretezza sui lavori del conclave. A leggere il
giuramento, a nome di tutti, è stato il cardinale
Pietro Parolin che presiede il conclave.