Barclays ha abbassato a
21,50 euro per azione (-9% dai precedenti 23,50 euro) il
target price su
Tenaris, colosso italiano della fornitura di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas, confermando la
raccomandazione "
Overweight" sul titolo.
Gli analisti scrivono che la performance di Tenaris nel primo trimestre, con un solido FCF (647 milioni di dollari), è stata secondaria rispetto agli impatti previsti del mercato onshore statunitense a seguito dell'implementazione della Sezione 232 e della volatilità dei prezzi delle materie prime. Il secondo trimestre è già ampiamente definito, la domanda è quindi cosa accadrà nel terzo trimestre. Tuttavia, il
terzo trimestre sembra ancora lontano nel contesto attuale. Il contesto operativo esatto per Tenaris è ancora in continua evoluzione e l'azienda può solo formulare aspettative generali. Ci sono chiari pro e contro: aumento dei prezzi, tariffe sulle importazioni, grandi clienti su Rig Direct, a fronte di costi di input in aumento e potenziali margini in calo.
Barclays continua a considerare Tenaris la migliore della categoria e la sua
esposizione al di fuori degli Stati Uniti dovrebbe continuare a crescere, con un FCF a due cifre che consentirà ulteriori riacquisti e manterrà un bilancio significativamente positivo (la liquidità netta si attesta a 3,9 miliardi di dollari, il 23% della capitalizzazione di mercato). Pertanto, il broker ritiene che Tenaris rimanga un investimento fondamentale e, dato il potenziale di rialzo di oltre il 40%, sarà probabilmente un vincitore quando arriverà una maggiore certezza sul mercato.