La
sostenibilità è una
necessità globale che richiede un cambiamento culturale e operativo. È un obiettivo che impone un approccio olistico e integrato: costruire un futuro più "green", equo, inclusivo e resiliente è possibile solo considerando questo tema cruciale nella sua complessità, e quindi esplorando le profonde interconnessioni tra società, economia e ambiente. Questi tre ambiti si influenzano reciprocamente e richiedono un'
azione congiunta e sinergica, supportata da politiche efficaci, innovazione tecnologica e una gestione responsabile delle risorse. Questi temi sono stati al centro del Panel "Sostenibilità tra società, economia e ambiente", dove le esperienze e le
prospettive dei relatori intervenuti, provenienti da aree molto diverse tra loro, ha mostrato come un approccio basato sui dati, e di conseguenza sulla digitalizzazione, sia indispensabile per
efficientare i processi e gettare quindi le basi per un domani più sostenibile, bilanciando tutela del pianeta e accessibilità.
L'aspetto teorico è stato approfondito da Barbara Cominelli, presidente di ULI Italia, un'organizzazione globale dedicata allo sviluppo urbano sostenibile e all'innovazione nel settore immobiliare, che ha dichiarato: "Oggi si parla tanto di
intelligenza artificiale, questa è una tecnologia ormai disponibile a tutti e che può portare un'accelerazione della trasformazione in termini di
digital building, smart cities e digitalizzazione delle transazioni, ma tutto questo parte dai dati. Oggi il settore non ha una vera infrastruttura per i dati che permetta poi di costruirci sopra un piano di trasformazione digitale, che abbia una sua rotondità e una sua completezza. Quindi è fondamentale, per le
aziende del settore, avere una strategia sull'intelligenza artificiale e una
strategia sui dati con investimenti mirati. Mi permetto anche di sottolineare il tema delle competenze: è il momento di investire su nuovi profili, ma anche sull'upskilling delle persone che abbiamo già nelle nostre aziende".
Massimiliano Pulice, presidente di RICS (Royal Institution of Chartered Surveyors), un'organizzazione globale che stabilisce standard professionali nel settore immobiliare, delle costruzioni e delle infrastrutture, si è invece concentrato sull'importanza di un approccio multidisciplinare, che prenda ispirazione anche da settore apparentemente distanti da quello di competenza: "Le competenze del futuro sono
competenze soft, che, al di là di quelle verticali che continuano ad essere importanti, ci permetteranno in qualche modo di poterci mettere in condizione di
assorbire tecnologie e competenze da altri settori. Si è fatto nell'ambito dell'industrializzazione, delle costruzioni, del social building e dalle tecnologie navali. In questo senso è interessante il tema di Autostrada del Brennero, che ci sta insegnando ad esempio come gestire un'infrastruttura complessa attraverso i dati e la digitalizzazione.
Presente da i relatori anche Marco Costa, direttore tecnico di Autostrade del Brennero, che ha appunto testimoniato come un approccio
"data driven" sia importante per la sostenibilità a 360°, dalle nuove esigenze della mobilità elettrica all'ottimizzazione complessiva dell'infrastruttura: "Gestire un'arteria autostradale in un ambito territoriale così delicato e così complesso ci ha posrtato a sviluppare una sensibilità verso l'innovazione tecnologica:
fotovoltaico, idrogeno, colonnine di ricarica elettrica, offerta e distribuzione di combustibili differenti e digitalizzazione della mobilità sono tutti temi che non possono essere trascurati. Tutto questo per immaginare un'
infrastruttura diversa che consenta di utilizzare lo stesso sedime in maniera più efficace, senza occupare ulteriore territorio, regolando i rapporti fra veicoli e veicoli in un sistema cooperativo di mobilità, che consenta di ottenere benefici per la sicurezza, per l'ambiente e per la mobilità".
Ultimo relatore è stato Davide Albertini Petroni, presidente di Assoimmobiliare, l'Associazione nazionale dell’Industria Immobiliare, aderente a Confindustria, che rappresenta i principali operatori del settore Real Estate in Italia, che ha analizzato il rapporto e le potenzialità tra
sostenibilità e digitalizzazione nell'ambito della
rigenerazione urbana: "Partendo dalla rigenerazione urbana, ma anche poi nella gestione dei portafogli immobiliari, l'
acquisizione di dati e la condivisione con altri settori che vanno dall'energia alla mobilità, comporta un approccio completamente diverso rispetto agli anni passati, anche grazie all'innovazione tecnologica che ci fornisce gli strumenti per l'acquisizione e il monitoraggio dei dati".
(Foto: Panel su sostenibilità, digitalizzazione e società a REbuild 2025)