Banca Popolare di Sondrio è "
in costante movimento e con costante attenzione preservare i propri fondamentali e creare occasioni di sviluppo". Lo ha dichiarato
Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale, nel corso della conference call con gli analisti sui
risultati dei primo trimestre 2025.
"Siamo perfettamente in linea, anzi,
ci siamo portati avanti nella realizzazione degli obiettivi che ci siamo prefissati - ha aggiunto - La nostra caratteristica è quella di non strappare mai, non vogliamo fare stressare le commissioni ma costruirci una clientela fidelizzata su cui poter contare per lo sviluppo futuro. La prossimità alla clientela è il nostro punto di forza, ma con una continua evoluzione del digitale che consente, su specifici segmenti di clientela, di raggiungere una ottima profittabilità".
A una domanda sulla remunerazioni agli azionisti, ha replicato: "L'appetito vien mangiando. Con il piano abbiamo gettato un po' il cuore oltre l'ostacolo, con l'85% di pay-out. Dobbiamo mirare a soddisfare gli azionisti, ma tenendo presente che la banca deve con lungimiranza guardare la futuro, quindi mantenere la guidance in termini di CET1 intorno al 15%, che ci mette con le spalle coperte a fronte di possibili imprevisti e ci fornisce spazio per poter creare.
Ipotesi di buyback non sono previste, né nel breve e nemmeno nel medio periodo in arco piano".
Sul fronte dell'
M&A, di novità a livello di sistema "ne stanno dando tutti i giorni". "Questa dinamica fino a due anni fa era imprevedibile e ci sta ora presentando
scenari anche di particolare interesse e curiosità - ha aggiunto - Lo guardiamo con attenzione, cercando di capire dalle mosse di chi è più bravo di noi dove può spingersi l'attività di banche commerciali come la nostra".
"Noi siamo
soggetti a passivity rule, ma non abbiamo una quota del 13% nelle
Generali da usare come moneta di scambio", ha aggiunto scherzano il
CFO Massimo Perona.