Le Borse europee hanno virato in negativo a metà seduta dopo una mattinata mista, appesantite dal rosso di Wall Street, dopo che l'economia statunitense
ha subito una contrazione nel primo trimestre (contro attese per una leggera crescita), su cui ha pesato un'ondata di importazioni da parte delle imprese per evitare gli onerosi dazi imposti dal presidente Donald Trump. I listini di
Milano e Madrid arretrano maggiormente appesantiti dalle vendite sul comparto bancario (su cui influiscono i risultati negativi nel primo trimestre del colosso francese
Credit Agricole).
Sul
fronte macroeconomico, in
Eurozona nel 1° trimestre del 2025 il PIL preliminare è aumentato di +0,4% t/t (contro +0,2% atteso e precedente) e di +1,2% a/a (come nel periodo antecedente e contro +1,1% previsto). In
Germania il PIL preliminare 1° trimestre è aumentato di +0,2% t/t, mentre il tasso di disoccupazione di aprile è salito a 6,3% da 6,2% precedente; la prima stima dell'inflazione armonizzata tedesca si è rivelata marginalmente superiore alle stime, attestandosi a +2,2% a/a. In
Italia, invece, i dati provvisori hanno evidenziato un’accelerazione della crescita nel 1° trimestre a +0,3% t/t (contro +0,2% atteso).
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,51%. Prevale la cautela sull'
oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,47%. Il
Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla dell'1,83%, scendendo fino a 59,31 dollari per barile.
In discesa lo
spread, che retrocede a quota +104 punti base, con un decremento di 3 punti base, mentre il
BTP decennale riporta un rendimento del 3,50%.
Tra le principali Borse europee piccoli passi in avanti per
Francoforte, che segna un incremento marginale dello 0,32%, giornata moderatamente positiva per
Londra, che sale di un frazionale +0,37%, e seduta senza slancio per
Parigi, che riflette un moderato aumento dello 0,50%.
Sessione negativa per
Piazza Affari, con il
FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,71%, interrompendo la serie di cinque rialzi consecutivi, iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, si è mosso al ribasso il
FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,63%, chiudendo a 39.910 punti. In frazionale progresso il
FTSE Italia Mid Cap (+0,45%); come pure, poco sopra la parità il
FTSE Italia Star (+0,26%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Campari (+3,96%),
Recordati (+3,39%),
A2A (+1,91%) e
Leonardo (+1,33%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Unicredit, che ha chiuso a -2,82%. Seduta negativa per
Banca MPS, che mostra una perdita del 2,77%. Sotto pressione
Mediobanca, che accusa un calo del 2,10%. Scivola
Stellantis, con un netto svantaggio dell'1,94%.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Cembre (+2,95%),
Comer Industries (+2,77%),
CIR (+2,46%) e
El.En (+2,32%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Moltiply Group, che ha archiviato la seduta a -3,33%. In rosso
Ferretti, che evidenzia un deciso ribasso del 2,85%. Spicca la prestazione negativa di
Anima Holding, che scende del 2,05%.
WIIT scende dell'1,79%.