BCE, Goldman Sachs prevede tagli da 25pb a giugno, luglio e settembre

Pubblicato il 18/04/2025
Ultima modifica il 18/04/2025 alle ore 13:50
Teleborsa
Goldman Sachs prevede che la Banca centrale europea (BCE) taglierà i tassi di 25 punti base in ognuna delle riunioni a giugno, luglio e settembre, dopo la mossa di ieri, in cui ha attuato un taglio di 25 punti base e diffuso un messaggio di politica monetaria "prevalentemente accomodante".

I funzionari della BCE hanno infatti segnalato crescenti preoccupazioni sulla crescita a causa delle tensioni commerciali globali, hanno rilevato un calo "marcato" dell'inflazione dei servizi e hanno affermato che l'impatto delle tensioni commerciali sull'inflazione era "meno che chiaro" (un cambiamento rispetto alla precedente comunicazione). Il Consiglio direttivo ha rimosso il riferimento alle restrizioni di politica monetaria e ha mantenuto il suo approccio riunione per riunione.

Guardando al futuro, quanto emerso ieri è coerente con un "significativo declassamento delle proiezioni" degli esperti per il 2025-26 nella riunione di giugno. Ora Goldman Sachs prevede una crescita dello 0,7% per il 2025 e dell'1% per il 2026, sostanzialmente al di sotto delle proiezioni degli esperti di marzo, pari allo 0,9% e all'1,2%. Allo stesso modo, ora prevede un'inflazione di fondo al di sotto dell'1,9% e dell'1,8% rispettivamente per il quarto trimestre del 2025 e il quarto trimestre del 2026, rispetto alle proiezioni di marzo del 2,1% e dell'1,9%. Sebbene lo staff della BCE potrebbe non rivedere al ribasso le proprie proiezioni tanto quanto abbiamo ha fatto la banca d'affari, Goldman Sachs si aspetta un cambiamento significativo in questa direzione a giugno.

Un ulteriore taglio di 25 punti base il 5 giugno, con questi declassamenti, sembra quindi "altamente probabile". "Sebbene un accordo commerciale tra Stati Uniti e UE per evitare i dazi reciproci del 20% negli Stati Uniti influenzerebbe probabilmente il messaggio della riunione di giugno, prevediamo comunque un taglio, dato il deterioramento delle prospettive già in atto- si legge in una nota firmata da capo economista per l'Europa Jari Stehn - Allo stesso tempo, un taglio di 50 punti base è possibile a giugno se le prospettive economiche continuano a deteriorarsi, con un indebolimento significativo dei dati sulla crescita e un ulteriore forte inasprimento delle condizioni finanziarie".

Inoltre, Goldman Sachs prevede che il Consiglio direttivo darà seguito al declassamento di giugno con un ulteriore taglio a luglio e un taglio definitivo all'1,5% a settembre, a fronte del rallentamento dell'economia dell'area dell'euro (prevista una contrazione nel terzo trimestre) e del raffreddamento della crescita globale.