Seduta contrastata per Wall Street, con il Dow Jones in calo per il tonfo di
UnitedHealth dopo aver rilasciato risultati del primo trimestre inferiori alle stime.
Il
presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha attaccato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, per la lentezza nel tagliare i tassi di interesse. Trump
ha affermato che la fine di Powell "non può arrivare abbastanza presto", sostenendo che la banca centrale statunitense avrebbe dovuto abbassare i tassi di interesse già quest'anno e, in ogni caso, dovrebbe farlo ora. Non è chiaro se intendesse riferirsi alla fine programmata del mandato di Powell (l'anno prossimo) o se Trump stesse cercando di rimuovere Powell dalla carica di presidente.
Secondo Politico, il segretario al Tesoro USA
Scott Bessent ha ripetutamente messo in guardia i funzionari della Casa Bianca dal tentare di licenziare il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, affermando che ciò rischierebbe di destabilizzare i mercati finanziari. Ieri, Powell ha indicato di adottare un
approccio attendista sui dazi, respingendo le speranze che la banca centrale agisse rapidamente per placare i timori degli investitori.
Sul fronte macroeconomico, nel pomeriggio sono stati pubblicati diversi dati interessanti negli Stati Uniti. A marzo si è registrata una contrazione per le
aperture di nuovi cantieri (-11,4% m/m) e un incremento per i permessi edilizi (+1,6% m/m). Il
Philadelphia Fed è crollato a -26,4 da 12,5, lontano dalle stime di consensus (+2,2). Le richieste di
sussidi alla disoccupazione hanno registrato nella settimana fino al 12 aprile un leggero calo a 215 mila da 224 mila, al di sotto del consensus che vedeva un livello di 225 mila.
Guardando ai
principali indici, il
Dow Jones accusa una discesa dello 0,92%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da tre cali consecutivi, in essere da martedì scorso, mentre, al contrario, l'
S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,59%, portandosi a 5.307 punti. Guadagni frazionali per il
Nasdaq 100 (+0,27%); sulla stessa tendenza, in moderato rialzo l'
S&P 100 (+0,41%).
Nell'S&P 500, buona la performance dei
comparti energia (+3,55%),
beni di consumo per l'ufficio (+2,02%) e
utilities (+1,91%).
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Chevron (+2,81%),
Johnson & Johnson (+2,75%),
Boeing (+2,62%) e
Walt Disney (+2,47%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
United Health, che ottiene -22,72%. In rosso
Intel, che evidenzia un deciso ribasso del 2,96%. Spicca la prestazione negativa di
Amgen, che scende del 2,70%.
Al
top tra i
colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano
Dollar Tree (+6,72%),
Diamondback Energy (+6,08%),
Old Dominion Freight Line (+2,88%) e
Baker Hughes Company (+2,73%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Illumina, che prosegue le contrattazioni a -3,51%.
Nvidia scende del 3,45%. Calo deciso per
Intel, che segna un -2,96%. Sotto pressione
Amgen, con un forte ribasso del 2,70%.