Gli
investitori esteri hanno
sottoscritto il 68,7% del nuovo BTP a 7 anni e l'82,6% del titolo trentennale indicizzato all'inflazione emessi ieri con un'operazione sindacata. Lo comunica il ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) nei dettagli dell'operazione.
Hanno partecipato al collocamento del BTP a 7 anni e del BTP€i a 30 anni, rispettivamente, circa 240 e 290 investitori. La domanda complessiva ha superato i 103 miliardi di euro, di cui oltre 50 miliardi per il BTP settennale ed oltre 53 miliardi per il BTP€i a 30 anni. I
fund manager hanno sottoscritto il 35,4% dell'emissione del titolo settennale ed il 37,9% del trentennale, mentre le
banche ne hanno sottoscritto il 42,2% ed il 30% rispettivamente. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato una quota significativa pari al 19,2% dell'emissione per il BTP a 7 anni (dei quali il 14,2% è stato allocato a banche centrali e istituzioni governative, mentre il 5% a fondi pensione e assicurativi) ed il 27,1% per il BTP€i a 30 anni (di cui il 6,7% è stato allocato a banche centrali e istituzioni governative, mentre una quota rilevante del 20,4% a fondi pensione e assicurativi). Agli hedge fund è stato allocato rispettivamente il 3,1% e il 4,9% dell'ammontare complessivo del BTP a 7 anni e del BTP€i a 30 anni.
I due collocamenti hanno visto una partecipazione straordinariamente diversificata (circa 35 paesi per entrambi i titoli), con un grande interesse da parte degli investitori esteri che hanno sottoscritto una quota pari al 68,7% sul BTP a 7 anni e al 82,6% sul BTP€i a 30 anni, mentre gli investitori domestici hanno sottoscritto rispettivamente il 31,3% e il 17,4%. Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante del collocamento è stata sottoscritta in Europa, in particolare da
Regno Unito (15,2% sul 7 anni e 21,7% sul 30 anni), Penisola Iberica (17,5% e 15,9%), Francia (10,1% e 10,6%), Paesi Scandinavi (8% e 14,9%), Germania, Austria e Svizzera (9,2% e 6,5%) e da altri paesi europei (4,8% e 4,9%). Gli investitori
nordamericani hanno sottoscritto il 2,5% del titolo settennale e l'8% del titolo trentennale mentre la quota residuale dei due collocamenti è stata assegnata ad altri paesi non europei.
Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato composto da
sei lead manager,
BBVA,
Bank of America,
Goldman Sachs,
JPMorgan, Natixis e
Société Générale, mentre tutti gli altri Specialisti in titoli di Stato hanno rivestito il ruolo di co-lead manager dell'operazione.