Bankitalia: dollaro deprezzato rispetto a principali valute a differenza di passate turbolenze

Pubblicato il 11/04/2025
Ultima modifica il 11/04/2025 alle ore 15:12
Teleborsa
L'annuncio dei nuovi dazi ha causato "una rapida e decisa correzione dei mercati finanziari internazionali: i corsi azionari hanno registrato cali consistenti, soprattutto nei settori più esposti al commercio mondiale. Il marcato aumento della volatilità ha indotto gli investitori a riallocare i propri portafogli a favore di attività più sicure". Lo afferma la Banca d'Italia nel suo ultimo Bollettino economico.

"A differenza di altri passati episodi di forte turbolenza sui mercati, il dollaro si è deprezzato rispetto a tutte le principali valute", viene sottolinato.

Le quotazioni di petrolio e gas naturale sono "bruscamente diminuite, riflettendo prospettive di un deterioramento della domanda". Il 9 aprile l'amministrazione statunitense ha annunciato una sospensione parziale dei dazi per un periodo di tre mesi, durante il quale verrà applicata un'aliquota ridotta al 10 per cento verso tutti i partner commerciali, tranne la Cina. I mercati finanziari hanno recuperato in parte i cali registrati dal 2 aprile, ma permane un contesto di elevata incertezza.

Da metà gennaio i rendimenti dei titoli di Stato sono scesi marcatamente negli Stati Uniti, riflettendo segnali di indebolimento dell'attività economica e una ricomposizione dei portafogli degli investitori innescata dalla crescente incertezza sulle politiche commerciali. Questa dinamica si è nettamente accentuata dopo il 2 aprile, con l'introduzione di nuovi dazi da parte dell'amministrazione statunitense. I rendimenti sono rimasti sostanzialmente invariati nell'area dell'euro, dove erano dapprima saliti con l'annuncio di una maggiore spesa pubblica per la difesa e le infrastrutture in Germania, e sono poi scesi con l'inasprirsi delle tensioni commerciali.

Dopo il deciso apprezzamento intercorso tra novembre e la prima metà di gennaio 2025, il dollaro si è nettamente indebolito soprattutto rispetto all'euro e allo yen. "Il deprezzamento del dollaro riflette il marcato calo dei rendimenti sui titoli di Stato statunitensi nel confronto con quelli dell'area dell'euro e del Giappone, nonché l'acuirsi delle tensioni commerciali a seguito delle decisioni dell'amministrazione statunitense - viene spiegato - Questa tendenza si è accentuata con il primo annuncio della Cina dell'imposizione di dazi sui beni degli Stati Uniti e con le successive misure ritorsive adottate da entrambi i paesi".

(Foto: PublicDomainPictures / Pixabay)