Rally per i mercati azionari asiatici, in seguito alla
miglior seduta dell'S&P 500 dal 2008, dopo che il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump ha annunciato una sospensione di 90 giorni dell'aumento dei dazi su tutti i paesi, esclusa la Cina. I listini cinesi aumentano infatti meno degli altri, poiché gli Stati Uniti hanno aumentato i dazi sulle importazioni dalla Cina al 125%, dopo che Pechino ha annunciato l'intenzione di reagire con un'imposta dell'84% sui prodotti americani all'escalation di Trump.
Intanto, i
prezzi al consumo in Cina si sono contratti per il secondo mese consecutivo, mentre la deflazione dei prezzi alla produzione si è ulteriormente aggravata. In particolare, l'indice dei prezzi al consumo
è sceso dello 0,1% su base annua a marzo, rimanendo in territorio deflazionistico dopo la contrazione dello 0,7% a febbraio. I prezzi alla produzione sono diminuiti per il 29esimo mese consecutivo, con un calo del 2,5% a marzo rispetto all'anno precedente e segnando la maggiore contrazione da novembre 2024.
Giornata di forti guadagni per
Tokyo, con il
Nikkei 225 in rialzo dell'8,78%; sulla stessa linea, in forte aumento
Shenzhen, che avanza del 2,70%.
Shanghai sale dell'1,39%.
Su di giri
Hong Kong (+2,88%); con analoga direzione, effervescente
Seul (+5,92%); ottima la prestazione di
Sydney (+4,62%). I mercati indiani sono chiusi per festività.
Performance infelice per l'
Euro contro la valuta nipponica, che presenta una variazione percentuale negativa dello 0,48% rispetto alla seduta precedente. Giornata fiacca per l'
Euro nei confronti della divisa cinese, che passa di mano con un trascurabile +0,13%. Modesto recupero sui valori precedenti per l'
Euro contro il Dollaro hongkonghese, che passa di mano in progresso dello 0,27%.
Il rendimento per l'
obbligazione decennale giapponese è pari 1,36%, mentre il rendimento del
titolo di Stato decennale cinese tratta 1,66%.