Funerali del Papa: il ricordo di Marcello Pacifico, presidente di Anief

Pubblicato il 24/04/2025
Ultima modifica il 24/04/2025 alle ore 16:14
Teleborsa
"La morte di Papa Francesco ci lascia un grande un grande vuoto, ma nel frattempo ci dà anche una grande responsabilità: continuare nel suo esempio di pastore umile, "Anawim", l'umile al cospetto di Dio, di una chiesa che voleva essere povera per cercare di arricchire e rendere più ricca la vita degli uomini". E' il commento di Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, sulla morte di Papa Francesco.

"E' quello che anche noi vogliamo fare e che continuiamo a fare sempre", afferma il sindacalista, ricordando "Papa Francesco parlava sempre della scuola come centro di sviluppo di un progetto, quello della costruzione di una società più giusta, più equa, più solidale; una società che si deve basare sulla forza della pace e non sulla forza delle armi; una società che deve ritrovare anche quel patto all'interno della comunità educante, tra famiglie e personale docente, in un momento in cui il mondo, purtroppo, è dilaniato da guerre e difficoltà economiche, che non permettono a milioni di bambini di poter andare a scuola e di vivere e crescere la loro adolescenza e di diventare adulti e cittadini di un mondo sempre più giusto".

"E' importante quindi continuare nel suoi insegnamenti, non ultimo quello sull'educazione all'ecologia, che lui chiamava antropologia, cioè la difesa del green, del verde, di un mondo ecosostenibile. Per Papa Bergoglio era una scelta naturale per l'uomo. E' su questi esempi che noi dobbiamo portare avanti, partendo proprio da rispetto verso gli altri, verso i costumi e le religioni, verso il pensiero altrui, perché questa si chiama libertà. Libertà dell'individuo di essere anche un uomo giusto", conclude Pacifico.