TP ICAP Midcap ha abbassato il
target price (a
10,0 euro per azione dai precedenti 15,0 euro, upside potenziale del 79%) e confermato la
raccomandazione (
Buy) su
EdiliziAcrobatica, società specializzata in lavori di edilizia in doppia fune di sicurezza e quotata su Euronext Growth Milan.
Gli analisti scrivono che, nonostante le previsioni di un calo dei risultati, il
calo dell'EBITDA 2024 si è rivelato più pronunciato del previsto. L'EBITDA si è attestato a 10,9 milioni di euro (rispetto ai 16,6 milioni di euro previsti), con un margine del 7,1% (rispetto al 15,1% nel 2023). Questa performance è stata notevolmente influenzata dalla divisione Energia, dalla filiale francese e dalla filiale spagnola, che insieme hanno inciso per -1,6 milioni di euro. Il divario rispetto alle previsioni è dovuto principalmente a un aumento del costo del personale superiore alle aspettative (+40% a 86,2 milioni di euro). Il gruppo ha citato nuove iniziative, in particolare nella sua accademia di formazione, come fattore che ha contribuito all'aumento dei costi.
Nonostante l'EBITDA inferiore alle aspettative, il gruppo ha registrato una
maggiore generazione di cassa, trainata da una riduzione del capitale circolante. Sebbene TP ICAP Midcap avesse previsto una diminuzione del WCR dovuta al risanamento del bilancio a seguito dei bonus fiscali, il calo è stato più significativo del previsto.
Guardando al futuro, il gruppo ha
pubblicato per la prima volta una guidance, puntando a una crescita del fatturato "mid-single-digit" e a un miglioramento del margine EBITDA. Questa previsione appare prudente, considerando le tre leve di crescita identificate: Acrobatica Spa (attività principali in Italia), ASL (JV nel settore energetico) ed Enigma (filiale con sede a Dubai).
TP ICAP Midcap ha abbassato leggermente le aspettative di crescita del fatturato per il 2025 (al 7% rispetto al precedente 10,5%), pur rimanendo al di sopra delle previsioni aziendali. Tuttavia, ha
rivisto le ipotesi di redditività in modo più significativo a causa della nuova struttura dei costi e ora prevede un margine EBITDA dell'8,9% per il 2025 (rispetto all'11,8% precedente) e del 10,2% per il 2026 (rispetto al precedente 13,8%).