Gli
asset digitali hanno registrato la scorsa settimana
solo lievi deflussi, per 240 milioni di dollari, nonostante le turbolenze provocate dal "Lberation Day", che ha portato al culmine la guerra dei dazi e minaccia la crescita globale. E' quanto emerge dall'ultimo report settimanale realizzato da
CoinShares.
Le
masse globali, tuttavia, hanno registrato
una certa stabilità a 132,6 miliardi di dollari, registrando un
aumento dello 0,8% negli ultimi sette giorni, a testimonianza della resilienza delle criptovalute anche in contesti di incertezza. Nella stessa settimana, infatti, altre asset class, come i titoli dell’indice MSCI World, hanno registrato un calo dell'8,5%.
L'analisi per
aree geografiche evidenzia che un sentiment negativo ha caratterizzato
Stati Uniti e Germania, che registrano i maggiori deflussi, rispettivamente pari a 210 e 17,7 milioni di dollari. Gli
investitori canadesi, invece, hanno colto le recenti turbolenze di mercato come un'opportunità per
rafforzare le posizioni, facendo registrate flussi positivi per 4,8 milioni di dollari sugli asset digitali.
Il
Bitcoin, pur avendo registrato
deflussi per 207 milioni di dollari nell'ultima settimana,
mantiene flussi positivi da inizio anno, per un totale di 1,3 miliardi di dollari. Per quanto riguarda le
altcoin, l’andamento dei flussi è stato molto eterogeneo:
Ethereum ha riportato deflussi per 37,7 milioni, così come
Solana e Sui, con deflussi rispettivamente di 1,8 e 4,7 milioni di dollari. Altre criptovalute alternative, come
Ton Coin, hanno riportato afflussi per 1,1 milioni di dollari.
Gli
ETP legati alla blockchain hanno registrato
flussi positivi per la seconda settimana consecutiva per un totale di 8 milioni di dollari a conferma del fatto che gli investitori considerano la recente flessione delle loro valutazioni come un'opportunità d'acquisto.