Lumai, startup specializzata in acceleratori AI che utilizza sistemi ottici per affrontare le sfide computazionali globali, ha
ottenuto un investimento di oltre 10 milioni di dollari. La tecnologia di calcolo ottico di Lumai intende aiutare i data center a ridurre drasticamente i costi e migliorare le prestazioni dei modelli di Intelligenza Artificiale, riducendo al contempo il consumo energetico.
Il round di finanziamento è stato
guidato da Constructor Capital, VC che collabora con fondatori visionari per costruire aziende all'avanguardia nel settore deep tech. Hanno partecipato al round anche IP Group, Photon Ventures, Journey Ventures, LIFTT, Qubit Ventures e State Farm Ventures, e TIS Inc. Lumai utilizzerà questo investimento per supportare la sua prossima fase di crescita, avanzando nello sviluppo del prodotto, raddoppiando il numero di dipendenti ed espandendo la propria presenza negli Stati Uniti.
Nata come
spin-off dell'Università di Oxford, Lumai sta affrontando i limiti del calcolo AI utilizzando l'elaborazione ottica per accelerare i modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLMs) e altri modelli di intelligenza artificiale basati su trasformatori. Il sistema dell'azienda ridurrà il costo di esecuzione dei processi di inferenza AI a un decimo rispetto alle soluzioni migliori oggi disponibili. Inoltre, il design di Lumai offrirà prestazioni 50 volte superiori rispetto agli acceleratori basati esclusivamente sul silicio, utilizzando solo il 10% dell'energia richiesta per l'AI nei data center.
"Siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a supportare Lumai e l'incredibile tecnologia che è stata in grado di sviluppare fino ad oggi - ha detto
Pierluigi Freni, Project Manager di LIFTT - Con questa operazione consolidiamo la nostra fiducia verso soluzioni innovative nell'ambito del Future of Computing. L'impatto che Lumai avrà nel mondo dell'Intelligenza Artificiale sarà infatti rivoluzionario, in quanto ne migliorerà le prestazioni, riducendone il costo in termini economici e di risorse, e renderà questa tecnologia sostenibile nel lungo periodo".
(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash)