Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei. Oggi si guarda al
report sugli occupati mensili degli Stati Uniti di febbraio e all'
intervento del numero uno Fed Jerome Powell. Ieri la BCE
ha abbassato il tasso di politica monetaria di 25 punti base dal 2,75% al 2,50%, come previsto. L'attenzione del mercato è ora rivolta alle riunioni future, con alcuni membri della BCE che hanno espresso dubbi su ulteriori tagli dei tassi.
Sul fronte macroeconomico, gli
ordini industriali tedeschi sono diminuiti del 7% a gennaio rispetto al mese precedente, ben sotto le attese. La
produzione industriale in Spagna nel mese di gennaio
è diminuita dell'1% sia su base mensile che annuale. È
stato rivisto ancora al rialzo il
PIL dell'Eurozona nel 4° trimestre del 2024 (in aumento dello 0,2% su base sequenziale e dell'1,2% su base annuale).
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,085. Seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 2.921,1 dollari l'oncia. Deciso rialzo del
petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,33%), che raggiunge 67,25 dollari per barile.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota +108 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,86%.
Tra gli indici di Eurolandia seduta negativa per
Francoforte, che scende dell'1,69%, sostanzialmente debole
Londra, che registra una flessione dello 0,43%, e soffre
Parigi, che evidenzia una perdita dell'1,06%.
Il
listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il
FTSE MIB che lima lo 0,49%; sulla stessa linea, depressa il
FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 40.816 punti. In rosso il
FTSE Italia Mid Cap (-0,81%); sulla stessa linea, sotto la parità il
FTSE Italia Star, che mostra un calo dello 0,64%.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, si muove sotto la parità
Saipem, evidenziando un decremento dell'1,69%. Seduta senza slancio per
Enel, che riflette un moderato aumento dell'1,32%. Sensibili perdite per
Amplifon, in calo dell'1,27%. In luce
Banca Mediolanum, con un ampio progresso dell'1,23%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Campari, che prosegue le contrattazioni a -3,26%. Preda dei venditori
Moncler, con un decremento del 2,88%. Contrazione moderata per
Nexi, che soffre un calo del 2,75%. In apnea
Brunello Cucinelli, che arretra del 2,50%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Alerion Clean Power (+7,55%),
Digital Value (+2,18%),
Maire (+1,86%) e
Ascopiave (+1,25%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Ferragamo, che prosegue le contrattazioni a -17,17%. Exploit di
Tinexta, che mostra un rialzo del 5,38%. Tonfo di
Italmobiliare, che mostra una caduta del 4,65%. Su di giri
Buzzi (-3,67%).