Buzzi ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con risultati in miglioramento, sostenuti dall’ampliamento del perimetro di consolidamento e dalla buona tenuta della domanda nei principali mercati.
Le
consegne di cemento sono salite del 26% a
23,7 milioni di tonnellate, spinte dall’acquisizione della quota di controllo in
Gulf Cement Company negli Emirati Arabi e dal pieno consolidamento delle attività in
Brasile. Anche il comparto del
calcestruzzo preconfezionato registra una crescita del 4%, con incrementi diffusi in quasi tutti i Paesi, ad eccezione degli Stati Uniti.
I
ricavi netti consolidati si attestano a 3.406,2 milioni di euro, in aumento del 7% rispetto ai 3.184,3 milioni del 2024; a parità di perimetro e tassi di cambio, la crescita è dell’1,2%. Il
margine operativo lordo ricorrente per l’intero esercizio 2025 è confermato nella fascia 1.100–1.200 milioni di euro.
Tra i mercati principali, l’
Italia segna
ricavi per
591 milioni (-2,7%), penalizzata dal deconsolidamento dello stabilimento di Fanna ma in crescita del 3,1% a parità di perimetro. Gli
Stati Uniti registrano 1.220,7 milioni (-5,7%), mentre la
Germania cresce dell’1,6% e la
Polonia mette a segno un balzo del 19,6%.
La
posizione finanziaria netta attiva sale a 973,6 milioni di euro, in deciso miglioramento rispetto ai 755,2 milioni di fine 2024, grazie alla
generazione di cassa operativa e alla
disciplina finanziaria.
Il gruppo conferma un quadro di solida crescita e stabilità, in linea con le previsioni per l’intero esercizio 2025.
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