"Senza dubbio il
calo delle nascite e l’
invecchiamento della popolazione richiedono
interventi urgenti che sostengano la
conciliazione tra vita e lavoro e la genitorialità. E’ positivo che i provvedimenti proposti rafforzino il sistema di agevolazioni per il rientro dalla
maternità e per la
sostituzione dei lavoratori in congedo, così come
l’attenzione dedicata ai congedi legati alla malattia dei figli. Tuttavia, un i
nnalzamento del congedo per i padri da dieci giorni a cinque mesi, soprattutto se configurato come obbligo di astensione dal lavoro, genererebbe
pesanti oneri organizzativi per le imprese, oltre che un’eccessiva equiparazione, anche sotto il profilo sanzionatorio, al congedo di maternità": così
Mauro Lusetti, vicepresidente di Confcommercio con incarico alla contrattazione, in audizione presso la Commissione Lavoro della Camera sul Ddl congedi parentali.
Per
Confcommercio sarebbe più opportuno rivolgersi a una valorizzazione delle iniziative a sostegno della genitorialità già previste dalla contrattazione collettiva, nonchè alle misure realizzate dagli enti bilaterali territoriali, come i rimborsi per le spese sostenute per i figli.
"Appare poi più condivisibile – ha concluso Lusetti –
continuare ad agire sul potenziamento delle indennità legate al congedo parentale, con particolare attenzione alle
famiglie più fragili, nel solco già tracciato dalle ultime leggi di bilancio, compresa quella attualmente in discussione".