Il colosso britannico 
BP supera le aspettative del mercato, nel terzo trimestre, grazie all'aumento della produzione di greggio e gas che ha compensato un risultato debole nel trading del petrolio.
La società petrolifera e del gas, quotata a Londra, ha registrato un underlying replacement cost profit pari a 2,21 miliardi di dollari, in calo del 2,5% annuo, ma superiore ai 2,03 miliardi indicati dal consensus.
"Abbiamo registrato un altro trimestre di buone performance in tutti i settori, con le operazioni che continuano a funzionare bene", ha dichiarato Murray Auchincloss, CEO di BP, commentando i risultati. "Stiamo cercando di accelerare la realizzazione dei nostri piani, tra cui un'approfondita revisione del nostro portafoglio per favorire la semplificazione e puntare a ulteriori miglioramenti in termini di costi e di efficienza", ha aggiunto il top manager.
L'indebitamento netto, sempre nel terzo trimestre, si è attestato a 26,05 miliardi di dollari, sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente, sebbene in aumento rispetto ai 24,27 miliardi di dollari dell'anno precedente.
Al momento le azioni di BP stanno cedendo lo 0,99% sulla piazza di Londra allineandosi alla debolezza dell'intero listino londinese.
Ieri, BP ha annunciato l'accordo per la cessione all'investitore privato Sixth Street per 1,5 miliardi di dollari, di quote di minoranza in alcuni dei suoi asset di oleodotti onshore statunitensi nei giacimenti di Permian Basin e Eagle Ford. 
(Foto: Raimond Castillo / Pixabay)