Alphabet ha superato le attese di Wall Street nel terzo trimestre, spinta dal forte slancio del business
cloud e dalla crescente domanda di servizi di
intelligenza artificiale.
Il gruppo guidato da Sundar Pichai ha registrato ricavi per
102,35 miliardi di dollari, sopra le stime di 99,89 miliardi, e un utile per azione rettificato di 3,10 dollari, nettamente oltre i 2,33 dollari previsti. L’utile netto è salito a
34,97 miliardi (2,87 dollari per azione) dai 26,3 miliardi dell’anno precedente, nonostante una multa da 3,45 miliardi imposta dall’Unione Europea per pratiche anticoncorrenziali.
Il
comparto pubblicitario, core business di Google, ha generato ricavi per 74,18 miliardi, in crescita rispetto ai 65,85 miliardi di un anno fa. La sola
ricerca online ha prodotto 56,56 miliardi (+15%), mentre
YouTube ha superato le attese con 10,26 miliardi.
La divisione
Google Cloud ha registrato un balzo del 35% a 15,15 miliardi, contro i 14,74 miliardi stimati, trainata da contratti aziendali di grande valore e dalla crescente adozione di
soluzioni AI. “Abbiamo firmato più accordi da oltre un miliardo di dollari nei primi nove mesi del 2024 rispetto ai due anni precedenti combinati,” ha dichiarato Pichai, ricordando il contratto da 10 miliardi con
Meta. Oltre il 70% dei clienti cloud utilizza già prodotti di intelligenza artificiale, mentre l’
app Gemini conta 650 milioni di utenti mensili, in aumento rispetto ai 450 milioni del trimestre precedente.
Sul fronte
investimenti, Alphabet ha annunciato un nuovo aumento delle spese in conto capitale, con un range previsto tra 91 e 93 miliardi per il 2025, e un’ulteriore accelerazione nel 2026. Gran parte dei fondi sarà destinata a
data center e
infrastrutture AI. La sezione "
Other Bets", che include
Verily e
Waymo, ha generato 344 milioni di ricavi, in calo dai 388 milioni di un anno fa, con una perdita operativa di 1,42 miliardi.
Le
azioni Alphabet restano in rialzo del 45% da inizio anno.
(Foto: © Uladzik Kryhin/123RF)