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Nei pagamenti in Europa c'è ancora una frammentazione importante: le reti dei diversi paesi hanno una frammentazione e tecnologie diverse, e questo fa il gioco dei grandi player internazionali, con il 70% dei pagamenti in Europa che avviene su queste reti internazionali". Lo ha detto
Fabrizio Burlando, Amministratore Delegato e Direttore Generale Bancomat, alla
plenaria di apertura del Salone dei Pagamenti.
"Ci sono però delle soluzioni grazie alle tecnologie digitali - ha aggiunto - Insieme a Spagna e Portogallo abbiamo lanciato
iniziative di interoperabilità nei pagamenti peer to peer, per inviare denaro in maniera istantanea utilizzando l'infrastruttura europea Sepa. Si sono già aggiunti alcuni paesi ed
entro 2026 ci saranno 12 paesi".
Bancomat punta molto sull'interoperabilità, che sviluppa su tre layer: "In Italia l'azienda è leader, in Europa abbiamo già accordi con altri attori europei, mentre nel mondo
cerchiamo un'alleanza con un player globale per essere in punti di accettazione dove altrimenti non potremmo arrivare".
In merito all'annuncio di voler essere capofila di un progetto su una stablecoin di sistema stabile, garantita e ancorata all'euro - che potrebbe prendere il nome di Eur-Bank - l'AD di Bancomat ha detto: "Crediamo di poter
lanciare il progetto l'anno prossimo, entro fine anno faremo annunci di partnership con soggetti che stiamo vagliando. L'importante però non è la velocità ma che ci seguano più operatori possibili, quindi stiamo parlando non solo in Italia ma anche con partner esteri che mostrano interesse".