Taiwan sta valutando una partnership high-tech con gli Stati Uniti, cercando al contempo di ottenere riduzioni tariffarie sulle sue esportazioni. Gli USA mirano ad aumentare gli investimenti taiwanesi riducendo al contempo i dazi sulle esportazioni taiwanesi, attualmente fissati al 20%.
Il
vicepremier taiwanese Cheng Li-chiun, che sta guidando i negoziati sui dazi, ha espresso ottimismo riguardo alla promozione di un "modello Taiwan" per la pianificazione degli investimenti industriali negli Stati Uniti. Questo piano punta sull'espansione della capacità produttiva statunitense piuttosto che sullo spostamento delle catene di approvvigionamento, supportato da misure governative come le garanzie sui crediti all'esportazione.
I recenti colloqui, tuttavia, non hanno coinvolto
TSMC, il principale produttore di chip, che sta investendo in fabbriche statunitensi, in un contesto di forte crescita della domanda di intelligenza artificiale. Cheng ha chiarito che una proposta menzionata dai media statunitensi riguardante una ripartizione 50-50 della produzione di chip non è stata discussa, riaffermando l'impegno di Taiwan a rafforzare la cooperazione globale, concentrandosi al contempo sulla stabilità dell'industria nazionale.
(Foto: Magnus Engø su Unsplash)