La Casa Bianca ha reso pubblico il piano di
Donald Trump per
Gaza, articolato in 20 punti, con l’obiettivo dichiarato di porre fine alla guerra. Nei primi due si sottolinea che la Striscia dovrà diventare una zona "deradicalizzata e libera dal terrorismo", riqualificata per il bene della popolazione. Il
documento prevede che, entro 72 ore dall’accettazione da parte delle parti coinvolte, gli ostaggi nelle mani di Hamas vengano liberati, vivi o morti. In cambio, Israele rilascerà 250 prigionieri palestinesi, cui si aggiungeranno 1.700 detenuti arrestati dopo il 7 ottobre 2023, tra cui donne e bambini. Per ogni ostaggio israeliano restituito, verranno consegnati i resti di 15 cittadini di Gaza.
Secondo il piano, Gaza sarà amministrata da un
comitato palestinese temporaneo a carattere tecnocratico, sotto la supervisione di un "
Consiglio per la Pace" internazionale guidato da Trump e con la partecipazione, tra gli altri, dell’ex premier britannico Tony Blair. Contestualmente, le
operazioni militari cesseranno e le forze israeliane si ritireranno progressivamente, seguendo una linea concordata. È prevista un’
amnistia per i membri di
Hamas che rinunceranno alle armi e sceglieranno la coesistenza pacifica, mentre a chi vorrà lasciare Gaza sarà garantito un passaggio sicuro.
Sul
piano economico, il progetto include la creazione di una zona speciale con tariffe preferenziali e un comitato internazionale per gli investimenti dedicato alla ricostruzione della Striscia.
In conferenza stampa, Trump ha ribadito: "Sento che anche Hamas lo vuole. Se non accetta, sosterrò pienamente Bibi nel fare quello che deve".
Netanyahu, dopo l’incontro a Washington, ha sottolineato che Israele ha "isolato Hamas" e ha chiarito la sua contrarietà a uno
Stato palestinese, specificando che tale previsione non compare nell’accordo. Il premier Netanyahu, dopo gli incontri a Washington, è rientrato in
Israele.
Fonti diplomatiche citate da Politico riferiscono che
Qatar ed
Egitto hanno già presentato il piano a
Hamas, che darà una risposta nei prossimi giorni.
Il presidente francese
Emmanuel Macron ha accolto con favore l’iniziativa di Trump, chiedendo che Israele si impegni "con risolutezza" e ribadendo la necessità di un processo di pace basato sulla
soluzione dei due Stati, approvata da 142 Paesi alle Nazioni Unite.