La
Casa Bianca di
Donald Trump alza il livello dello scontro con i
democratici sul
bilancio federale. In vista della scadenza del 30 settembre, quando dovrà essere approvata una
legge di spesa per evitare la paralisi del governo (
shutdown), l’
Office of Management and Budget (OMB) ha ordinato alle agenzie federali di predisporre piani per licenziamenti di massa e permanenti. La mossa rappresenta una netta rottura con le pratiche degli ultimi decenni, quando gli shutdown hanno comportato soltanto
congedi temporanei e i dipendenti venivano reintegrati alla riapertura del governo.
Stavolta, il direttore dell’OMB
Russell Vought ha specificato che i tagli riguarderanno i programmi non finanziati in via obbligatoria, definiti "incoerenti con le priorità del Presidente Trump".
Secondo il documento citato da Politico e New York Times, i settori esclusi dai tagli sarebbero quelli coperti da
stanziamenti obbligatori, come previdenza sociale, Medicare, assistenza ai veterani, operazioni militari, forze dell’ordine e controllo del traffico aereo. Per il resto, l’OMB avverte che le riduzioni diventerebbero permanenti, con un impatto strutturale sul pubblico impiego.
La strategia appare però come un'
arma negoziale: i repubblicani, che controllano entrambe le Camere, necessitano però di almeno sette voti democratici al Senato per approvare un piano di spesa. Al momento la
proposta repubblicana prevede un finanziamento provvisorio fino a fine novembre, mentre i democratici chiedono il ripristino di centinaia di miliardi di dollari in sanità. Il leader della minoranza al Senato,
Chuck Schumer, ha bollato la mossa come "un tentativo di intimidazione". Secondo il democratico, Trump "non cerca di governare, ma di incutere timore", legando la minaccia dei licenziamenti a una strategia politica più ampia.
Se il Congresso non troverà un
accordo entro la scadenza, le conseguenze economiche sarebbero significative: centinaia di migliaia di lavoratori federali in congedo o licenziati, sospensione di servizi e potenziali ricadute sulla
fiducia dei
mercati.