Trevi punta a uscita da grey list Consob entro l'anno, vede opportunità in Ponte Messina

Gli spunti dalla conference di Alantra
Pubblicato il 19/09/2025
Ultima modifica il 19/09/2025 alle ore 09:39
Teleborsa
Dopo una solida performance del titolo (+103% in sei mesi e +84% in tre), Trevi rappresenta "ancora un'interessante storia di ristrutturazione", supportata da un costante record di delivery. Con tre anni consecutivi di guidance rispettata, le "capacità esecutive del management e l'efficacia del piano di ristrutturazione sono state ulteriormente convalidate". Lo scrivono gli analisti di Alantra, dopo che il broker spagnolo ha ospitato i vertici societari per un incontro con gli investitori.

Durante la presentazione è emerso che Trevi, società quotata su Euronext Milan e attiva nell'ingegneria del sottosuolo, sta implementando un focus strategico sul valore rispetto al volume: sta dando priorità alla qualità dei nuovi ordini, selezionando progetti con margini interessanti e profili di liquidità affidabili, piuttosto che perseguire la crescita del fatturato. Questo approccio disciplinato mira a rafforzare la redditività, migliorare la conversione della liquidità e supportare un deleveraging sostenibile, anche se ciò significa un'espansione del fatturato più lenta nel breve termine.

I vertici hanno segnalato una potenziale uscita dalla grey list di Consob entro la fine dell'anno: dopo essere passata dalla blacklist alla grey list lo scorso anno, Trevi sta lavorando attivamente per un'uscita nella whitelist, con potenziali sviluppi previsti entro la fine dell'anno. Ciò rafforzerebbe ulteriormente la credibilità presso controparti e investitori, sottolineando la coerenza nel conseguimento di risultati solidi, superiori sia alle previsioni aziendali che al consensus.

Con un portafoglio ordini di circa 650 milioni di euro, Trevi beneficia di una pipeline ben diversificata che garantisce la continuità delle attività e supporta la visibilità a breve termine. L'acquisizione di circa 350 milioni di euro nel primo semestre del 2025 conferma un forte slancio commerciale, con importanti acquisizioni tra cui Neom-The Line in Arabia Saudita, il tunnel ferroviario di Manhattan negli Stati Uniti e importanti progetti infrastrutturali in Europa e Medio Oriente. Anche dopo la cancellazione di un importante contratto statunitense, il portafoglio ordini rimane resiliente.

L'incertezza sui dazi all'importazione ha frenato la domanda nel mercato statunitense, colpendo le vendite di Soilmec (25-30 milioni di euro di fatturato annuo negli Stati Uniti). Per mitigare questo problema, il gruppo sta valutando l'approvvigionamento locale e potenziali partnership di assemblaggio (ad esempio, con Caterpillar) come risposta strategica.

Trevi vede opportunità nel Ponte di Messina: il management prevede di presentare offerte, ma con particolare attenzione ai margini e alla generazione di flussi di cassa per garantire la sostenibilità finanziaria. Le prime indagini geologiche stanno procedendo, con le prime gare d'appalto possibili entro la fine del 2025 e l'avvio dell'attività in cantiere a partire dal secondo semestre del 2026.