FS rinnova la flotta dei treni diagnostici, Donnarumma: "Diamante 2.0 al centro del progetto"

Pubblicato il 12/09/2025
Ultima modifica il 12/09/2025 alle ore 20:17
Teleborsa
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) rafforza la propria flotta di treni diagnostici per il controllo dell’infrastruttura. Nei prossimi mesi, infatti, è previsto l’ingresso di due nuovi treni diagnostici AV, cinque treni per il servizio nazionale e 15 convogli per il servizio territoriale, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente sicurezza, affidabilità e regolarità dell’esercizio ferroviario.

Elemento di punta del piano di rinnovo è "Diamante 2.0" (Diagnostica, Manutenzione Tecnologica), il treno-laboratorio dedicato al monitoraggio digitale della rete ferroviaria. Il convoglio è dotato di sensori di ultima generazione che acquisiscono e trasmettono dati in tempo reale: l’obiettivo è monitorare lo stato dell’infrastruttura, prevenire i guasti, programmare al meglio la manutenzione e garantire la sicurezza dell’esercizio ferroviario. Inoltre, Diamante 2.0 è dotato di sistemi in grado di misurare la qualità della connettività LTE/5G offerta ai viaggiatori delle Frecce e degli altri treni ad Alta Velocità.

"Diamante 2.0 è il fiore all’occhiello della flotta diagnostica di RFI – ha dichiarato l’ AD del Gruppo FS, Stefano Antonio Donnarumma –. Un treno unico, con cui ieri ho viaggiato da Roma a Milano Centrale insieme ai colleghi del Gruppo FS. Questo convoglio è in grado di monitorare oltre 500 parametri dell’infrastruttura grazie a più di 200 sensori e sistemi avanzati di video-ispezione, interazione ruota–rotaia e pantografo–catenaria. E lo fa percorrendo la rete fino a 300 chilometri orari, esattamente come un Frecciarossa".

Attualmente, oltre a Diamante 2.0, RFI dispone di 4 treni dedicati al servizio nazionale sulle linee tradizionali e 15 rotabili per il servizio territoriale.