Energia, Graditi (ENEA): serve integrare tecnologie, fonti e vettori energetici

Pubblicato il 12/09/2025
Ultima modifica il 12/09/2025 alle ore 18:10
Teleborsa
"L’evoluzione del sistema energetico avrà un ruolo di primo piano per il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e 2050. L’attuale modello non possiede il necessario livello di flessibilità per essere funzionale a un’economia decarbonizzata".

Lo ha affermato oggi a Trevi il direttore generale ENEA Giorgio Graditi, intervenendo alla sessione "Tutto è in rete – Energia, comunità e tecnologia nella nuova transizione" della IX edizione delle "Giornate dell’energia e dell’economia circolare", che quest’anno ha come titolo "Cambia il mondo, tutto cambia. Che fine fa la transizione?". L’iniziativa è promossa da Globe Italia e WEC Italia, in collaborazione con l’Associazione italiana dei collaboratori parlamentari e l’agenzia di stampa Askanews.

"Per mantenere adeguati livelli di sicurezza e resilienza, il sistema energetico del futuro, caratterizzato dalla crescita della generazione distribuita, dovrà integrare tecnologie, fonti, vettori e soluzioni smart orientate a rendere il sistema sempre più flessibile", ha proseguito Graditi. "Tale approccio – aggiunge – potrà rafforzare la competitività dell’economia nazionale e europea, promuovendo tecnologie e soluzioni basate su IA, IoT, Big Data e blockchain, sia per implementare il monitoraggio e il controllo dei sistemi e delle infrastrutture sia per l’analisi dei dati strategici, fino ad arrivare alla creazione di nuove economie (token e sharing economy)".

"La realizzazione di un sistema energetico con un maggiore grado di integrazione e smartizzazione rappresenta, inoltre, un modello multidirezionale in cui i consumatori potranno svolgere un ruolo attivo e proattivo nell’approvvigionamento energetico, contribuendo all’equilibrio e alla flessibilità del sistema attraverso la produzione decentralizzata", ha concluso Graditi.

Le "Giornate dell’energia e dell’economia circolare" sono uno spazio per un dialogo aperto tra istituzioni, ricerca, imprese, giovani generazioni e operatori dell’informazione nell’ottica di una visione condivisa sull’economia verde.