Sulcis, Urso: "Può tornare a essere un polo industriale ma serve gioco di squadra"

Pubblicato il 10/09/2025
Ultima modifica il 10/09/2025 alle ore 15:25
Teleborsa
Si è tenuto a Palazzo Piacentini il tavolo istituzionale dedicato all’area del Sulcis, convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per avviare un confronto a tutto campo sul rilancio industriale e occupazionale del territorio. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti di Regione Sardegna, Comuni dell’area, ministero del Lavoro, Confindustria, organizzazioni sindacali e le strutture tecniche del Mimit. Al centro dell’incontro non le singole vertenze ma una visione d’insieme: l’obiettivo è stato fare il punto sullo stato del tessuto produttivo e valutare tutte le leve disponibili per dare una risposta strutturale alle crisi in corso e rilanciare l’occupazione nel Sulcis.

Il ministro Urso ha evidenziato che "il Sulcis può tornare a essere un polo industriale, cogliendo le opportunità che vi sono proprio nelle filiere strategiche su cui la nostra Europa indirizza le maggiori risorse: pensiamo alle materie prime critiche e certamente anche al settore della Difesa, comparti in crescita. Serve responsabilità, pragmatismo e comunità di intenti. Serve appunto un grande gioco di squadra".

Durante il tavolo è stata, inoltre, presentata un’analisi sull’indotto industriale collegato alle principali aziende in crisi. Sono 28 le imprese dell'indotto, dalle quali emerge un dato incoraggiante: il numero di aziende che non ha fatto ricorso ad ammortizzatori sociali supera quelle che ne hanno usufruito, segnale di una base produttiva che sta mostrando capacità di reazione e resilienza.

Tra le opportunità di reimpiego per i lavoratori coinvolti nelle crisi industriali è emersa la prospettiva legata allo stabilimento di Rwm Italia, che potrebbe garantire – a pieno regime – un impatto occupazionale stimato in circa 250 nuovi posti di lavoro. Tuttavia, tale prospettiva resta subordinata allo sblocco amministrativo da parte della Regione Sardegna, relativo alla piena operatività degli impianti già realizzati.

L’attivazione del nuovo stabilimento permetterebbe un’integrazione significativa di manodopera locale. Rwm Italia impiega oggi 527 lavoratori, quasi tutti provenienti dai Comuni dell’area del Sulcis, di cui oltre il 20% ex dipendenti di aziende in crisi seguite dal Mimit, come Portovesme, Eurallumina e Sider Alloys, grazie alla compatibilità delle competenze. Sono inoltre attualmente vacanti 46 posizioni tecniche e amministrative, che, sommate alle prospettive future, potrebbero arrivare fino a 250 nuove assunzioni complessive.

Come chiesto anche da Confindustria, "è necessario sbloccare al più presto l’investimento di Rwm dando un segnale positivo agli operatori internazionali. Sollecito nuovamente la Giunta regionale a valutare questo importante e strategico investimento, che avrebbe ricadute occupazionali significative nell’area del Sulcis", ha rimarcato il ministro anticipando che già nei prossimi giorni convocherà un tavolo specifico su questo importante e significativo investimento che avrebbe un impatto positivo a livello occupazionale, invitando la Giunta regionale nel frattempo ad assumere le proprie decisioni.

Questo incontro si aggiungerà ai tre tavoli già convocati al Mimit sulle vertenze Eurallumina (16/09), SiderAlloys (17/09) e Glencore (02/10).