La Presidente della UE 
Ursula von der Leyen sul fronte di guerra accomapgnata dal Premier polacco
 Donald Tusk. La visita al 
confine con la Bielorussia, davanti alla barriera metallica che separa i due Stati, a due passi da un soldato nemico, ha avuto un grande impatto psicologico ed avrà conseguenze politiche ed economiche per l'intera Unione Europea. 
E' il risultato della 
missione, partita all'indomani dell'attacco russo a Kiev del 28 agosto, che vede la presidente della Commissione europea 
visitare i sette Paesi sul confine orientale. Von der Leyen ha già visitato Lettonia e Finlandia, poi è stata la volta dell'Estonia e, domenica, Polonia e Bulgaria. Oggi sarà il turno di Lituania e Romania. Il senso della visita è stato quello di ribadire la presenza e 
vicinanza dell'Unione Europea, che considera il confine di questi Stati quale confine UE e sente la 
responsabilità politica, economica e militare di difendere questi confini.
"La Presidente ha visto in prima persona la situazione al confine. Un soldato bielorusso ha ascoltato attentamente la nostra conferenza stampa", ha scritto il 
Premier Donald Tusk su X.
"Vogliamo una Polonia forte e un'Europa forte, che salvaguardino i nostri confini e proteggano tutti gli europei. Il nostro messaggio è chiaro e la Bielorussia e gli altri attori della regione lo stanno recependo", ha affermato 
Ursula von der Leyen.
Poco prima dell'arrivo della leader europea, le forze di sicurezza polacche avevano consigliato al Premier Tusk di annullare la conferenza stampa, a causa della presenza di militari bielorussi armati, ma von der Leyen ha rifiutatocon decisione, affermando "nessuno ci intimidirà o ci disturberà a casa nostra".