Prosegue la discesa dei prezzi alla pompa lungo la rete distributiva italiana sulla scia dell'andamento dei mercati internazionali delle materie prime e dei prodotti raffinati. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio sui prezzi dei carburanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, anche nella settimana di Ferragosto, si registrano nuovi ribassi con valori odierni, rispetto a venerdì 8 agosto, inferiori di 0,3 centesimi al litro per la benzina (1,71 €/litro) e di 0,5 centesimi al litro per il gasolio (1,64 €/litro).
Inoltre, n
ella settimana centrale di agosto, i prezzi alla pompa risultano essere - sia per benzina, che per gasolio - ai livelli più bassi dal 2021, prima della guerra della Russia in Ucraina: la benzina oggi infatti costa 11,6 cent/l in meno rispetto a un anno fa, 23,3 cent/l in meno rispetto a due anni fa e 5,4 cent/l in meno rispetto a tre anni fa; il gasolio segna, sempre oggi, rispettivamente -6,2, -19,9 e -10,9 cent/l.
Trend ribassista che si conferma anche da inizio anno, con l’eccezione della parentesi rialzista dal 12 al 25 giugno dovuta al conflitto in Medioriente. Il 23 gennaio il livello alla pompa era per la benzina di 1,83 €/litro (oggi più bassa di 12 centesimi) e per il gasolio di 1,74 €/litro (oggi più basso di 10 centesimi).
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy continuerà a monitorare l’andamento dei prezzi, segnalando con cadenza settimanale alla Guardia di Finanza le eventuali anomalie nei punti vendita, per garantire trasparenza e correttezza nel mercato.
Bene per il Codacons il calo dei prezzi dei carburanti a Ferragosto, ma ancora non basta, e i listini alla pompa possono scendere ulteriormente". Lo afferma l'associazione dei consumatori, commentando i dati diffusi dal Mimit.
"La riduzione dei prezzi di benzina e gasolio lungo la rete
è positiva per i milioni di cittadini che in questi giorni si spostano in auto per raggiungere le località di villeggiatura - spiega il Codacons -. Tuttavia riteniamo che ancora non basti: ci sono ampi margini per una ulteriore riduzione dei listini alla pompa, anche in considerazione del fatto che le quotazioni petrolifere sono calate del -16,7% da giugno a oggi, mentre nello stesso periodo i prezzi di benzina e gasolio si sono ridotti appena del -2%".
"È vero che le quotazioni petrolifere non sono l'unico indice che determina il prezzo dei carburanti alla pompa, ma al tempo stesso una riduzione così forte del greggio avrebbe dovuto influire maggiormente sui
listini praticati al pubblico, anche in considerazione della velocità con cui i prezzi di benzina e gasolio sono saliti dopo lo scoppio della guerra in Iran", conclude il Codacons.