"La decarbonizzazione del sito di Taranto non è più un'opzione, ma diventa un obbligo vincolante: i soggetti interessati dovranno impegnarsi allo spegnimento delle aree a caldo alimentate a carbone nel più breve tempo possibile, alla realizzazione fino a un massimo di tre forni elettrici per coprire l'intera capacità produttiva autorizzata e al pieno rispetto delle prescrizioni contenute nella nuova AIA". È quanto prevede l'
aggiornamento del bando di gara per la vendita degli asset aziendali di Ilva e Acciaierie d'Italia autorizzato dal
ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con la pubblicazione della nuova Lettera di Procedura II.
L'obbligo di decarbonizzazione è il frutto dell'intesa raggiunta il 31 luglio al Mimit dal
ministro Adolfo Urso con le istituzioni nazionali, la Regione Puglia e gli Enti locali, che hanno espresso un accordo unanime e deciso a favore della piena decarbonizzazione, secondo la progettualità più rapida e sfidante dal punto di vista tecnologico. "Le nuove condizioni corrispondono a quanto condiviso con enti locali e sindacati. È questa la grande sfida industriale dell'Italia. Serve la massima responsabilità da parte di tutti. È possibile coniugare ambiente e impresa, salute e lavoro. È doveroso farlo a Taranto. Così da conseguire la leadership nella siderurgia green in Europa. Noi ci siamo", ha dichiarato
Urso. "
L'aggiornamento del bando – fa sapere il Mimit in una nota – recepisce i più recenti sviluppi in ambito ambientale e industriale, a partire dalla
nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata per il sito di Taranto il 25 luglio scorso, con validità di 12 anni e una capacità produttiva autorizzata fino a 6 milioni di tonnellate annue. In linea con la strategia nazionale per la transizione ecologica, il Governo assicura, inoltre, il proprio supporto, anche attraverso la società pubblica DRI d'Italia S.p.A., per la costruzione di impianti di preriduzione destinati ad alimentare i futuri forni elettrici".
"La
tutela occupazionale – sottolinea il Mimit – rimane un principio inderogabile, pienamente condiviso e rafforzato dal costante confronto con le organizzazioni sindacali".
Diverse, invece, le
novità introdotte dal nuovo testo rispetto alla precedente versione del bando pubblicata nel luglio 2024. Una novità riguarda lo
stabilimento di Genova (Cornigliano): potrà essere prevista la realizzazione di un forno elettrico e di impianti di prima lavorazione funzionali all'attività del sito. Rispetto al precedente bando, la nuova offerta vincolante dovrà anche prevedere l'
acquisto dell'intero magazzino e includere una
nuova versione del piano industriale. Quest'ultima dovrà specificare il numero dei dipendenti che l'offerente intende mantenere nel perimetro aziendale, nonché la durata dell'impegno in termini occupazionali e di continuità aziendale. Il nuovo bando consente l'acquisto dell'intero complesso aziendale, del compendio Aziendale Nord, del compendio Aziendale Sud o di singoli rami d'azienda. Tuttavia, a parità di condizioni, saranno privilegiate le soluzioni che meglio garantiscono la continuità produttiva e la tutela occupazionale.
I
Commissari straordinari – fa sapere il Mimit – valuteranno le proposte secondo criteri di sostenibilità industriale, ambientale e sociale, riservandosi la facoltà di attivare eventuali fasi di rilancio e negoziazione. A parità di condizioni, saranno preferite le nuove offerte vincolanti che prevedano, pur nel rispetto del limite massimo previsto, la costruzione di un numero maggiore di forni elettrici, il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione entro il termine più breve possibile e, una volta a regime, il conseguimento del livello di produzione più elevato rispetto alla capacità produttiva massima autorizzata dalla nuova AIA. Le offerte vincolanti dovranno essere presentate entro il 15 settembre 2025. La bozza del nuovo contratto di compravendita sarà disponibile in Data Room entro il 31 agosto.
Nel frattempo
Urso ha convocato per martedì 12 agosto alle ore 15.30 un incontro con le associazioni d'impresa nazionali e locali, nonché con le rappresentanze datoriali dell'indotto ex Ilva, per informarli sulle
conclusioni del Tavolo sull'Accordo di programma interistituzionale per la piena decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto, previsto nella stessa mattinata. La riunione si svolgerà al termine dell'incontro convocato dal ministro Urso alle ore 14.00 con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali.