Barclays ha incrementato a
5,70 euro per azione (+2% da 5,60 euro) il
target price su
Intesa Sanpaolo, confermando la
raccomandazione "
Overweight" dopo che le prospettive per il 2025/26 sulle voci principali del conto economico e l'andamento del margine di interesse (NII) nel secondo trimestre sono stati i principali elementi positivi nei
conti del secondo trimestre.
Gli analisti evidenziano in particolare tre elementi: 1) il distribution yield è di circa il 9% (dividendi 2025 e SBB 2024). Viene previsto che la
distribuzione rimarrà un pilastro fondamentale del prossimo piano industriale (potenzialmente ancora più sbilanciato verso i dividendi, considerando i multipli a cui la banca opera); 2) nel secondo trimestre il NII è stato più forte delle commissioni, ma il
potenziale di recupero delle commissioni è ancora presente; 3) redditività ed efficienza sono già elevate, ma possono migliorare ulteriormente: le "azioni manageriali" da contabilizzare nel conto economico del quarto trimestre (entità non ancora comunicata, ma "potrebbero essere significative") mirano a supportare la sostenibilità degli utili nel prossimo piano industriale, attraverso un'
ulteriore ottimizzazione dei costi e/o del bilancio.
Barclays ha
incrementato le previsioni di EPS rettificato per il 2026 del +3%, lasciando invariati il 2025 e il 2027. Riflettono principalmente un NII più elevato e commissioni più basse nel 2025, e solo un NII più elevato nel 2026. La baca d'affari è in linea con le previsioni di Intesa Sanpaolo per il 2025 e prevede un utile netto di 9,2 miliardi di euro, poiché stima ricavi in aumento su base annua nel 2025, con un NII superiore al livello del 2023, commissioni in aumento del 5% su base annua e un trading in significativa crescita su base annua (circa 3 volte).