La startup mantovana
Cultipharm, che applica la tecnologia del vertical farming alla coltivazione di piante officinali, ha annunciato la chiusura del suo
primo round di aumento di capitale da 1 milione di euro. Tra Guidizzolo, dove sorge la sede produttiva, e Curtatone, sede del laboratorio analitico, Cultipharm si propone di rivoluzionare il settore nutraceutico attraverso la produzione di botanici sostenibili e supportati da una continua ricerca scientifica.
Fondata dall'esperienza nel settore industriale di Idromeccanica Lucchini e SeSe, con il coinvolgimento diretto di Massimo ed Emanuele Lucchini e Alessandro Algeri, Cultipharm ha attirato l'interesse di un gruppo eterogeneo di investitori, tra cui la società bellunese
AiZei e il Venture Capital milanese
Moonstone, si legge in una nota. AiZei, azienda agricola polifunzionale attiva nel cuore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, ha scelto di affiancare Cultipharm nel progetto di valorizzazione delle piante officinali autoctone.
"In Moonstone investiamo in founder che affrontano sfide reali con competenza e determinazione. Cultipharm è un ottimo esempio: applica le tecnologie del vertical farming alla coltivazione di piante officinali, unendo innovazione tecnologica e attenzione all'ambiente. È una dimostrazione concreta di come il nostro approccio all'investimento possa generare valore, sia per le persone che per il pianeta”, afferma
Chiara Castelli, Co-founder & Investment Manager di Moonstone Venture Capital.
Il capitale raccolto verrà impiegato in
interventi strategici che abbracciano tutte le principali aree operative dell'azienda. "Grazie a questi fondi potremo non solo dare il via alla realizzazione di un nuovo impianto produttivo già nel 2026, ma anche rafforzare il nostro reparto di Ricerca & Sviluppo, consolidando la fiducia dei clienti attuali e attirando nuovi partner interessati a distinguersi sul mercato con ingredienti premium", commenta il co-fondatore e responsabile scientifico
Alessandro Algeri.
Nel corso del prossimo anno, gli investimenti si concentreranno sulla realizzazione di un
nuovo impianto produttivo all'interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Un altro asse fondamentale del piano di sviluppo prevede l'implementazione di sistemi informatici avanzati per la gestione dei processi produttivi, la business intelligence e il monitoraggio in tempo reale delle variabili critiche di produzione. Il programma di crescita prevede inoltre il rinnovo degli spazi produttivi, un potenziamento dell'organico con nuove assunzioni mirate e lo sviluppo di un ufficio dedicato alla regolamentazione (regulatory affairs).