Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, ha comunicato che i
ricavi totali si attestano a 646 milioni di euro nel
primo semestre 2025, sostenuti da un aumento del 7% dei ricavi ricorrenti in tutti i mercati chiave, con contributi particolarmente solidi da Italia, Stati Uniti, Brasile, Singapore e Turchia. L'utile operativo (
EBIT) si attesta a 291 milioni, mentre l'EBIT ricorrente cresce del 9% su base annua, raggiungendo 281 milioni. Azimut chiude il semestre con un
utile netto di 240 milioni e un utile netto ricorrente in crescita del 18% a 234 milioni.
"L'utile netto e la crescita di Azimut, evidenziati in questa semestrale (target per l'intero 2025: più di 1 miliardo di euro di utile netto e più di 30 miliardi di raccolta netta, con la quale potremmo essere per il secondo anno consecutivo i primi in Italia), sono il
risultato di investimenti fatti sulle persone e sul business da più di 35 anni - ha detto il
presidente Pietro Giuliani - La compattezza, la disciplina ed il coraggio, da sempre valori guida del nostro Gruppo, continueranno ad indicarci la via nell'interesse dei nostri clienti e dei nostri azionisti. Dalla nostra quotazione, circa 21 anni fa, abbiamo moltiplicato per 20x l'investimento nelle nostre azioni (crescita del valore più dividendi pagati; chi avesse investito 100.000 euro quando ci siamo quotati oggi avrebbe oltre 2 milioni di euro) portando il nostro titolo nel FTSE MIB al secondo posto assoluto (dopo
Recordati e prima di
Interpump, aziende con le quali abbiamo l'onore di condividere il podio)".
Sulla base della solida performance operativa registrata fino ad oggi e delle operazioni di M&A, il Gruppo
alza gli obiettivi fissati per il 2025 stimando, condizionatamente al closing dell'operazione di NSI entro fine 2025, una raccolta netta totale compresa fra i 28 e 31 miliardi di euro (dai precedenti 10 miliardi). Si prevede che l'utile netto sia superiore a 1 miliardo di euro (dal precedente circa 1 miliardo), subordinatamente all'ottenimento dell'autorizzazione da parte di TNB ad operare nel 2025 e del trattamento contabile definitivo dell'operazione al momento della chiusura.