Comer Industries, società quotata su Euronext Milan e attiva nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza, ha chiuso i
primi sei mesi del 2025 con
ricavi delle vendite pari a 447,2 milioni di euro, in diminuzione del 15,8% rispetto al primo semestre 2024 (di cui -0,9% per effetto dei tassi di cambio) principalmente a causa della diminuzione della domanda del mercato agricolo, settore che pesa per il 51,9% del totale delle vendite (54,3% nel primo semestre 2024).
L'
EBITDA si attesta a 71,8 milioni di euro contro i 90,2 milioni di euro registrati nel primo semestre dell'anno precedente, risentendo della diminuzione dei volumi di vendita. L'
EBITDA margin è pari al 16,1%, in calo di circa 90 punti base rispetto al 30 giugno 2024 (17,0%). Il
risultato netto su base ricorrente pari a 31,2 milioni di euro (vs. 38,8 milioni di euro al 30 giugno 2024), con un'incidenza sui Ricavi delle vendite pari al 7%.
L'
Indebitamento finanziario netto si attesta a 69,7 milioni di euro al 30 giugno 2025 (58,4 milioni di euro al 31 dicembre 2024) e la Leva finanziaria è pari a 0,5x l'EBITDA degli ultimi dodici mesi. L'aumento di 11,4 milioni di euro è riconducibile principalmente ad investimenti (13,7 milioni di euro nel periodo) e al pagamento dei dividendi per 22,9 milioni di euro.
"I numeri del primo semestre dell'anno riflettono ancora l'andamento complessivo del mercato, che sconta un calo della domanda in particolare del settore agricolo - ha commentato l'
AD Matteo Storchi - Tuttavia, in questo contesto la nostra realtà si distingue ancora una volta in termini di quote di mercato in aumento e indici economici migliori rispetto al primo trimestre. Manteniamo una visione prospettica solida e di lungo periodo, continuando ad investire secondo una chiara strategia di crescita. Per i prossimi mesi siamo fiduciosi che il nostro modello di business ci permetterà di adeguarci ai mutevoli contesti di mercato"
Il management, considerando la marginalità registrata nel primo semestre, le sinergie operative non ancora a pieno regime e la continua attenzione ai costi, ritiene di poter conseguire una marginalità percentuale per l'
intero 2025 sostanzialmente in linea con quella del 2024 e di continuare - al netto di operazioni straordinarie - a ridurre l'indebitamento finanziario netto.