"Alcuni
chiarimenti sulla formazione per il personale docente. Innanzitutto il suo carattere obbligatorio e permanente è stato introdotto dalla cosiddetta
buona scuola nel 2015. Poi nel 2022 il decreto numero 36 ha introdotto due concetti nuovi, cioè la
formazione incentivata rivolta alle figure di sistema, ossia le figure che rivestono dei ruoli organizzativi nelle scuole e la
formazione per il personale neoimmesso in ruolo che avrebbe dovuto sottoporsi anche a percorsi di valutazione e poi di incentivo. Di questi due percorsi però attualmente
non abbiamo notizie, non abbiamo aggiornamento e non c'è, al momento, nessuna quantificazione di ore di formazione che devono essere svolte in ciascun anno scolastico. La novità più rilevante che ha a che fare con la formazione riguarda il
CCNL 1921 che prescrive l'obbligo di retribuire le ore di formazione qualora siano svolte fuori dall'orario di servizio, cioè nelle ore che non sono quelle funzionali all'insegnamento, ma che sono ulteriori rispetto alle ore funzionali all'insegnamento". Lo ha dichiarato
Daniela Rosano, Segretario Generale Anief."Nei prossimi giorni, invece, arriveranno nelle scuole polo in tutta Italia
le risorse PNRR per la formazione sull'inclusione che sarà dedicata sia al personale di ruolo sul posto comune, sia a personale precario, sia a personale di ruolo su sostegno, ma anche a personale precario, quindi a tutto il personale della scuola. A settembre invece
inizieranno le trattative con il Ministero sulla definizione dei criteri per la ripartizione delle risorse sulla formazione. Quello che è importante per Anief è che questo diritto venga garantito e per garantire questo diritto sarà importante estendere questi pacchetti di 150 ore della formazione di permessi allo studio che al momento non bastano più a soddisfare le esigenze di formazione del personale che ricordiamo deve continuare a essere un diritto non soltanto per i docenti, ma anche per gli ATA e per il personale educativo", conclude Rosano.